Guidonia – Litiga sempre con l’ex, accusa i suoceri e li fa arrestare. Processati e assolti

per non aver commesso il fatto Agostino Hudorovic e la moglie Natalina Hudorovic, 49 e 53 anni, italiani a dispetto del cognome, da 15 anni residenti in un’area attrezzata su un terreno dell’ex Pio Istituto Santo Spirito in viale Palmiro Togliatti 51, all’Albuccione.
Su di loro pendevano una sfilza di accuse pesantissime  – maltrattamenti, sequestro di persona e minacce aggravate e continuate – formulate dal pubblico ministero Filippo Guerra in concorso col figlio Morgan, di 26 anni, condannato invece per i maltrattamenti denunciati dall’ex compagna e mamma dei suoi due figli di 8 e 20 mesi.
L’intera famiglia era finita agli arresti domiciliari l’11 aprile scorso su ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari Mario Parisi eseguita dai carabinieri della Tenenza di Guidonia. Quattro settimane prima – era il 14 marzo – i genitori della ragazza si erano presentati dai militari diretti dal tenente Salvatore Ferraro per denunciare Morgan che l’11 marzo aveva aggredito la suocera e la cognata, appena giunte in via Togliatti per prendere i bambini.
Fatto sta che in quell’occasione la coppia di Colle Fiorito riferì informalmente agli inquirenti le condizioni drammatiche in cui la figlia era costretta a vivere, tant’è che il padre della 25enne era tornato in caserma anche il 15 e il 16 marzo, raccontando di essere molto preoccupato per l’incolumità della figlia e dell’intera famiglia.
A quel punto, proprio il 16 marzo i carabinieri si erano presentati nel campo attrezzato prelevando dal prefabbricato la ragazza e i due figlioletti non senza qualche resistenza da parte del compagno e della suocera. Una volta in caserma, la giovane aveva raccontato un incubo iniziato nel 2008: a suo dire, Morgan, Agostino e Natalina la maltrattavano sistematicamente, ne controllavano gli spostamenti ostacolandone i rapporti con la famiglia d’origine e minacciando di far fare una brutta fine a lei e ai suoi.
Come se non bastasse, riferì di essere costretta a rubare, tant’è che per tre volte era stata arrestata per furto di profumi e abiti femminili nei centri commerciali di Guidonia, Roma e Arezzo. Insomma, una storiaccia aggravata dal fatto che – sempre secondo il racconto della ragazza – l’ex e i suoceri non le avevano mai permesso di recarsi presso un pronto soccorso né presso una stazione di carabinieri.
Il castello accusatorio è crollato davanti al giudice Lorenzo Antonio Bucca nel processo con rito ordinario. L’avvocato Antonio Di Cicco, difensore degli Hudorovic, ha dimostrato la completa estraneità ai fatti di Agostino, Natalina e Morgan: nessuno la teneva segregata in casa, nessuno la costringeva a rubare né minacciava di morte lei e i suoi genitori.
L’unica minaccia l’aveva fatta Natalina il giorno del blitz dei carabinieri e per questo è stata condannata a tre mesi di reclusione col beneficio della pena sospesa.
Diversa la posizione del figlio Morgan, condannato a un anno e otto mesi per i maltrattamenti nei confronti della ex compagna, da aprile ricoverata in una struttura protetta in una località segreta insieme ai due bambini.

Marcello Santarelli

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