TantβΓ¨ che ha vinto diversi concorsi tra cui il βPremio Speciale dalla criticaβ ed il βPrimo Simposio internazionaleβ, ed in questi giorni ha partecipato al β6Β° Premio Pentartβ a Roma dove ha presentato il suo dipinto βLa distruzione del Maleβ.
Matteo si definisce lββartista dellβAmoreβ e le sue creazioni hanno una sola finalitΓ : trasmettere quella forte passione che prova e che trae ispirazione dalla fede in Dio. Ed Γ¨ proprio la sua religiositΓ ad investirlo ed immergerlo in mondo βtutto suoβ permettendogli di dare vita a quelle opere che Matteo non vende e non cede, ma conserva e regala con affetto.
Matteo, parlami del tuo lavoro.
“Lβarte fa parte di me, Γ¨ gioia, Γ¨ lβinno alla vita. Dipingo da quando avevo undici anni, alle scuole medie ho scoperto questa passione che mi ha poi accompagnato lungo tutta la mia vita. Amo la natura in tutte le sue forme, i suoi colori e la sua grandiositΓ ed Γ¨ proprio questo a darmi la genialitΓ necessaria: nei miei quadri riverso tutto me stesso. Quanto mi trovo davanti ad una tela non penso a nulla, ma sento come se la mia anima si elevasse. Da due anni ho iniziato anche a scolpire e principalmente lavoro il legno di castagno. Tutti i miei lavori mi fanno sentire un tramite tra il mondo intellegibile e quello terreno: lβamore verso Dio Γ¨ il mio fine e la mia meta”.
Che cosa vuoi comunicare nelle tue opere?
“Sono lβartista del colore e della diversitΓ , mi piacciono la natura e i suoi colori e nel disegno prediligo uno stile nuovo, unico e particolare basato sulla materializzazione di concetti astratti sul mondo del non visibile con unβistintiva creazione, in un armonioso legame di figure e simboli in movimento nello spazio e nel tempo in un certo equilibrio”.
A chi ti ispiri?
“Mi dicono che il mio stile Γ¨ a metΓ tra Picasso ed Escher, ma sinceramente non mi ispiro a nessuno. Sono autodidatta e non conosco nΓ© grandi artisti, nΓ© grandi opere..mi Γ¨ sempre venuto tutto da dentro, dal mio cuore. Personalmente prediligo la tecnica ad olio su tela, ma adopero anche la matita, la tempera e lβacquarello”.
Parlami della tua malattia.
“Ho avuto i primi sintomi nel 2006 e mi hanno diagnosticato la Sclerosi Multipla. Nel mio caso ha colpito principalmente il sistema respiratorio, ma non ne ho voluto fare un dramma: ho accettato la malattia ed ho cercato di mutarla in qualcosβaltro”.
Quindi il tuo male non Γ¨ stato un ostacolo per il tuo lavoro?
“No, non lo Γ¨ mai stato. Ho sempre fatto in modo che non fosse un limite, ma una forza da mettere nelle mie creazioni”.
CβΓ¨ stato un momento in cui hai pensato di dire βbastaβ?
“Mai. Γ parte di me, come potrei vivere se non facendo questo?”
Cosa consigli a chi soffre della tua stessa malattia e non riesce a comunicare come te?
“Il consiglio che sento di dare a chi come me soffre di questa malattia Γ¨ di avere una speranza. Non arrendersi mai e di credere in qualcosa. Io credo in Dio e nel suo amore, ed Γ¨ questa fede che mi dΓ la forza e la voglia di comunicare attraverso i miei lavori”.
In tutti i tuoi quadri ricorrono immagini di teste. PerchΓ©?
“Quando avevo dieci anni ebbi la bronco polmonite e mi ricoverarono allβospedale di Tivoli. LΓ¬ feci amicizia con una bambina che, a causa di una malattia, aveva la testa enorme rispetto al corpo molto esile. Facemmo subito amicizia e ricordo con gioia il nostro rapporto cosΓ¬ puro e genuino. Dopo qualche tempo io guarii e mi dimisero, lei non ce la fece. Da qual momento non lβho mai dimenticata ed Γ¨ proprio per ricordare lei e
la sua semplicitΓ che rappresento in ogni mia opera delle teste: celebro lei, una bimba con una grande testa e, soprattutto, un grande cuore”.
Cambieresti qualcosa della tua vita?
“Non cambierei assolutamente nulla, non voglio essere diverso da come sono. Anche la sofferenza Γ¨ parte di me e invece di vederla come un limite, ho deciso di superarla e trasformarla in estro, energia e soprattutto Amore. Le mie creazioni sono messaggere della mia anima e il mio intento Γ¨ offrirle agli altri, e riuscire a comunicare a tutti il Bene”.
Hai altre passioni oltre allβarte?
“Oltre allβarte, mi piace la lettura. Il libro che consiglierei Γ¨ βBalla coi lupiβ di Michael Blake. Per quanto riguarda la tecnologia invece sono sempre stato disinteressato, rifuggo davanti al materialismo: la mia vita Γ¨ basata sulle passioni e sulla spiritualitΓ . Non ho bisogno di nientβaltro”.
Claudia Pede