Paolo, nonno sprint in sella alla sua Honda

Una bellissima Honda H1100 mi accoglie in tutto il suo splendoreโ€ฆun sole forte ne accarezza tutti i dettagli. Lโ€™artefice di tanta bellezza รจ Paolo Faccenda che in una breve pausa dal lavoro, con le mani ancora sporche di farina, mi racconta ogni dettaglio di questa sua passione per le motociclette, alle quali si dedica fin da bambino con estrema cura. In un attimo questโ€™uomo estremamente disponibile, dedito al suo mestiere e alla sua famiglia, si trasforma in un nonno sprint, capace di percorrere kilometri e kilometri in sella alla sua moto per raggiungere tante altre persone appassionate come lui, condividendo cosรฌ grandi emozioni legate alle due ruote. โ€œCe devi annร , sennรฒ non lo puoi descrive quello che se prova!โ€, esclama in verace dialetto romanesco!

 

Quando nasce la tua passione per le moto?
“Da sempre, da quando ero piccolo, quando avevo il motorino, poi ho avuto motociclette sempre
piรน grandi fino ad arrivare a quella attuale, la mia Honda VT1100″.

 

Quali sono le sue caratteristiche?
“Beh, avendoci messo le mani io, per modificarla, รจ del tutto particolare, lโ€™ho rifatta come piaceva a me. Ho cambiato le gomme, il manubrio, il parabrezza, le parti cromate, vari accessori. Il motore perรฒ, ci tengo a precisare, รจ rimasto originale, รจ bene non scherzare con il codice della strada”.

 

La tua prima moto qual รจ stata?
“Da ragazzino avevo il motorino, era un Legnano, poi ho avuto la Vespa, la Lambretta 125, lโ€™MV Liberti, la Kavasaki 750, la Varadero, poi la Ducati, la migliore comunque secondo me รจ lโ€™Honda, รจ piรน affidabile, piรน sicura come frenata e tenuta”.

 

Purtroppo proprio a bordo della sua Honda Marco Simoncelli ha perso la vita, una morte che ha scioccato tutti, appassionati e non.
“Che brutta disgrazia. Sulla strada purtroppo รจ cosรฌ, non si puรฒ farsene meraviglia, nรฉ darsene
una colpa. Eโ€™anche una questione di fortuna, il rischio di farsi male non fa sconti a nessuno, professionisti e non”.

 

Torniamo alla parte bella della tua passione. Il primo raduno al quale hai partecipato?
“Nel โ€˜96 in provincia di Venezia dove ho cominciato a vincere i primi premi.. Poi tanti altriโ€ฆ
ad Alessandria, a Celano, a Rimini, poi in Sardegna, dove ho vinto una coppa e persino 1500
euro, perchรฉ mi sono classificato primo. Ogni anno vado ai raduni internazionali, il piรน lontano รจ stato a Medjugorje, in Bosnia”.

 

Che tipo di emozione ti lasciano queste avventure?
“La spensieratezza assoluta. รˆ bello perchรฉ non pensi a nienteโ€ฆti rilassi, sia durante il viaggio di andata che di ritorno. Nella meta scelta per il raduno incontri persone che nella vita fanno i mestieri piรน diversi, dal magistrato allโ€™ avvocato, al manovaleโ€ฆanche se non ci conosciamo a fondo, il fatto di essere accumunati dalla stessa grande passione per le moto ci fa sentire โ€œuno per tutti, tutti per uno!โ€ “(ride)

 

Quando si parte per il prossimo raduno?
“Lo saprรฒ la prossima primavera, verso marzo, quando uscirร  il libretto della FIM, la Federazione, che ci informa sui vari motoraduni che ci sono”.

 

Qual รจ stato quello piรน emozionante?
“Quello alla Madonnina dei Centauri, ad Alessandria, perchรฉ dura cinque giorni, si puรฒ girare
senza casco, รจ tutto ammesso, รจ bello, ci sono tremila moto, ce devi annร , sennรฒ non lo puoi descrive quello che se prova”

 

In base a quali caratteristiche viene scelto il vincitore?
“A seconda della bellezza e soprattutto dei chilometri percorsi per arrivare fino al luogo del raduno. Piรน lontano รจ il posto, piรน cโ€™รจ la possibilitร  di vincere. Solo al momento dellโ€™arrivo perรฒ si sa il tema della vincita, che puรฒ essere anche il piรน anziano o il passeggero donna” 

 

Tua moglie e i tuoi figli cosa pensano di questa tua passione?
“Mio figlio la condivide, mia moglie viene spesso con me, รจ venuta ad esempio in Sicilia, a Firenzeโ€ฆfino a 150-160 Km/h viaggia bene, poi inizia a dirmi di andare piano”.

 

Quando vi siete sposati siete andati via con la moto?
“No, siamo andati in viaggio di nozze a bordo della Cinquecento. Parliamo del 1970″.

 

E i nipoti che dicono?

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“I nipoti sono entusiasti della moto di nonno, perรฒ sono ancora piccoli”.

 

Ti chiedono di salire sulla tua moto?
“Per fortuna ancora no, poi se dovessero avere questa passione nel sangueโ€ฆvedremo. A me sono sempre piaciuti i motori, le macchine, ho investito molto in questa passione”.

 

Quando ti dedichi a questo hobby?
“Ogni tanto nel weekend mia moglie mi dร  libera uscitaโ€ฆ (ride), quando inizia a far caldo, cerco di partecipare a raduni non troppo lontani, altrimenti ci vorrebbero troppi giorni di ferie”.

 

Paolo, cosโ€™รจ per te la felicitร ?

“รˆ la serenitร , lโ€™amore, lโ€™affetto che ho per la mia famiglia, per tutte le cose che amo, dal mio lavoro alla mia passione per le due ruote”.

Paola Pascucci

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