Ha detto Guo Hong. Da oggi le-commerce cinese non ha più solo il volto tirato di Jack Ma, il fondatore di Alibaba, ma anche il viso di porcellana di Madame Guo Hong, presidente della società di telecomunicazioni Century International Group promotrice di CCIGMall. Vogliamo puntare sulle piccole e medie imprese e su prodotti al 100% Made in Italy. In particolare ci interessano molto i brand meno conosciuti perché la nostra piattaforma ha il vantaggio di poterli promuovere e far conoscere in Cina”. Una platea numerosa di manager, uomini di comunicazione e qualche imprenditore. Presente anche Sante Casini ex editore di Tiburno oggi titolare fra le altre, di unazienda di comunicazione e marketing per la consulenza anche commerciale e finanziaria alle Pmi. Grazie alla piattaforma che sarà operativa dal 27 di ottobre, le aziende, in prima battuta quelle italiane poi quelle di altri 8 paesi, avranno accesso a quasi 3 milioni di negozi senza doversi preoccupare di questioni contrattuali, burocratiche e di distribuzione, mentre i pagamenti saranno garantiti da Bank of China, partner dell’operazione insieme, fra gli altri, a China Telecom che si occuperà invece della distribuzione dei terminali per acquistare i prodotti.
Strategica per la diffusione dei prodotti Made in Italy, la partnership del gruppo Century con il gruppo Class Editori che, attraverso la controllata China Class e Commerce, avrà il ruolo di fornitore per il comparto food&beverage grazie anche a un accordo con il gruppo Cremonini socio con il 5% del capitale, e di main agent per tutti gli altri settori di eccellenza del Made in Italy come moda, accessori, design e mobili, oltre a gestire in esclusiva i contenuti e la pubblicità della piattaforma. «Noi siamo provider esclusivi dei contenuti editoriali e della pubblicità», ha detto Paolo Panerai, vicepresidente e a.d. di Class Editori, «perché spesso è linformazione sui prodotti italiani che manca ai cinesi e questa piattaforma descrive non solo i prodotti ma anche lhabitat delle imprese.