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E’ lo stesso allenatore della squadra, terza in classifica nel suo campionato, Marco Campana a fare una radiografia dei suoi ragazzi: “E’ questo dell’Under 16 un gruppo davvero molto interessante – spiega il tecnico romano da quest’anno alla guida di questa formazione – un gruppo di ragazzi appassionati che hanno tanta voglia di stare insieme e di imparare. Sono davvero soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto in questa prima parte di stagione. Il nostro è un girone impegnativo perché giocare con società di Roma non è facile così come non è facile giocare in trasferta su campi lontani come Civitacastellana, Ostia, Colleferro. Nonostante le difficoltà i ragazzi ci stanno dando dentro”.
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La Tivoli Rugby U16 al di là dei risultati riesce sempre ad emozionare e a divertire. Domenica scorsa i ragazzi di Villa Adriana hanno avuto una battuta d’arresto sul campo di Corviale a Roma. Tempo buono, bel campo in sintetico, arbitraggio altrettanto buono… ma ai ragazzi tiburtini il colpo grosso in trasferta è stato mancato di un soffio e per soli tre punti, con un risultato di 17 a 14 per i padroni di casa. La vittoria è andata all’Arvalia Villa Pamphili che con questo successo gli soffia via il secondo posto in classifica.
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Ma l’appuntamento è per il ritorno, e a Rocca Bruna i ragazzi di Campana hanno promesso di vendicare sportivamente la sconfitta subita. “È questo che ci piace sentire, niente lamentele, niente discussioni sull’arbitraggio, nessuna recriminazione, solo tanta grinta e voglia di farsi valere – spiegano in coro i genitori dei ragazzi tiburtini subito dopo la sconfitta di misura – in campo fra polvere e sudore, ecco lo spirito giusto, l’animo del rugbista che ci fa tanto divertire… e questi ragazzi nel vederli giocare riescono ad emozionare davvero tanto. Prossimo appuntamento ad Ostia ed i ragazzi di Marco Campana sono già lì, con testa e cuore”.
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L’ex giocatore della Lazio Rugby è rimasto impressionato molto dall’amore che i genitori di questi ragazzi hanno dimostrato per questi colori e per questo sport: “Un ambiente così appassionato e sportivamente puro non è facile trovarlo – continua il tecnico – ci alleniamo duramente tre volte la settimana, due volte sulla tecnica e una seduta è invece dedicata alla preparazione fisica. In più la domenica si gioca. Tutti questi impegni vengono sopportati dai genitori con grande passione. Il mio ringraziamento va principalmente a loro”.
Sergio Toraldo