Fonte Nuova – Tor Lupara, i lavori per il parcheggio non partono e i residenti fanno da soli

Nei giorni scorsi erano aumentate le critiche di residenti e commercianti, che chiedevano spiegazioni dopo le tante segnalazioni dei mesi scorsi. La riapertura del cantiere era una delle proposte avanzate, ovviamente di concerto con il comune di Fonte Nuova e non con il metodo “fai da te” che è poi arrivato in questi giorni.

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LA STORIA
Il parcheggio di piazza Aldo Moro parte da molto lontano, dall’amministrazione Vittori, che circa dieci anni fa riuscì a farsi finanziare l’opera dalla Regione Lazio. A causa di varie lungaggini burocratiche, si è rischiato di perdere quel finanziamento, ma poi l’amministrazione Di Buò riuscì a recuperarli e sotto l’ultima amministrazione Cannella arrivò il bando e l’aggiudicazione per poco meno di mezzo milione di euro complessivi.
I lavori per il primo stralcio da circa 160 mila euro sono iniziati il 31 agosto e dovrebbero finire il 26 febbraio. A oggi, però, è stata solo transennata l’area e sono stati tagliati i grandi abeti che ormai facevano parte del paesaggio. Non sono mancate le polemiche, lo scorso autunno, quando le motoseghe li hanno buttati giù. Tra l’altro sono rimasti nell’area di cantiere per settimane, poi sono stati tolti e sono rimaste comunque ancora le fronde.
Va detto rispetto ai posti auto, che per questi mesi è stato messo a disposizione un terreno privato per parcheggiare, dove un tempo c’erano i giochi gonfiabili. In quell’area, tra l’altro, c’è un progetto di piano integrato che giace nei cassetti del comune, dove il privato, in cambio della cubatura per costruire un palazzo, avrebbe realizzato e messo a disposizione della collettività il nuovo centro anziani.
Terminati i primi sei mesi, quelli che dovevano servire per realizzare l’opera, tra l’altro il comodato d’uso gratuito si trasformerà in oneroso e il comune di Fonte Nuova dovrà iniziare a corrispondere una cifra di 2.500 euro al mese al privato che ha messo a disposizione l’area.
I primi a reclamare per la situazione di disagio che si è venuta a creare nella piazza, sono stati quelli di Linea Medica, lo storico poliambulatorio che per molti torluparesi è il vero nome della piazza. Una raccolta di firme, ma la situazione con il passare del tempo è addirittura peggiorata. Anche perché nel cantiere non si è visto più nessuno lavorare.

LA REPLICA DELL’ASSESSORE
Assessore ai Lavori Pubblici da un mese e mezzo, Davide Carrarini sta provando in questi giorni a sbrogliare la matassa relativa all’appalto di piazza Aldo Moro. Già dallo scorso novembre il comune di Fonte Nuova aveva iniziato le prime contestazioni alla ditta “Marziali General Contractor spa” e nei giorni scorsi si è arrivati alla decisione drastica di procedere con la rescissione a danno del contratto.
“La ditta ha tagliato gli alberi, messo in sicurezza l’area e poco altro. Il comune ha inviato le prime contestazioni a novembre e lo scorso 14 gennaio abbiamo incontrato i responsabili della ditta. Ci avevano promesso che entro 10 giorni avrebbero avuto la trivella ed entro fine gennaio le gabbie per i pali e per le armature in acciaio. Tutto ciò non è successo, non abbiamo mai avuto risposte nemmeno al telefono e così nei giorni scorsi abbiamo fatto una riunione al comune con il responsabile del procedimento e abbiamo deciso di dar via a tutti gli adempimenti per la rescissione in danno del contratto – spiega Carrarini – Purtroppo non c’era una formula più snella, per risolvere il contratto in maniera consensuale, perché esistono solo tre possibilità: o si realizzano i lavori, o si rescinde in danno per colpa dell’appaltatore o viceversa si rescinde per colpa del comune. Ora dobbiamo seguire tutto l’iter previsto dal codice degli appalti che è piuttosto garantista nei confronti delle imprese, basti pensare che ci sono tre comunicazioni obbligatorie alla ditta che ha 15 giorni ogni volta per rispondere e fare osservazioni. In tutto sono 23 gli adempimenti previsti con le varie comunicazioni tra il responsabile del procedimento, il direttore dei lavori, il collaudatore e le notifiche all’impresa. Se tutto va liscio e non ci sono intoppi è possibile rescindere il contratto e rientrare in possesso del cantiere entro la fine di maggio. Arrivata la delibera di rescissione del contratto, possono essere consultate le altre imprese che hanno partecipato alla gara. Le prime due sono tutte e due riconducibili al gruppo Marziali, dunque in questo caso si passerebbe a interpellare la terza se è disponibile, poi la quarta e la quinta. Possono eventualmente subentrare nel contratto di appalto, ma non con l’offerta che hanno fatto loro in sede di gara, ma devono essere disponibili alle condizioni di offerta della ditta che ha vinto”.
Difficile fare una previsione esatta dei tempi in cui potranno ripartire i lavori.
“Se una delle altre accetta, i tempi della stipula tra firma del contratto e polizza fideiussoria passa un altro mese e quindi parliamo di fine giugno – prosegue l’assessore ai Lavori Pubblici – Se nessuna delle altre tre imprese accetta, bisogna preparare una nuova gara. Nel frattempo noi andremo a incassare la polizza fideiussoria firmata dalla ditta Marziale che aveva vinto la gara d’appalto e poi dobbiamo fare un’azione di risarcimento danni nei confronti della società per rientrare dei maggiori oneri. Nel frattempo il comune non può pulire l’area e nemmeno far utilizzare il parcheggio nelle condizioni in cui sta ora, perché fino a quando non si rescinde il contratto, è nelle disponibilità della ditta che ha vinto l’appalto”.

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