Italiani “clandestini” a Londra

Migliaia di studenti e di lavoratori a rischio espulsione

Tra un mese scadono i termini per il permesso agli stranieri residenti

In Gran Bretagna vivono decine di migliaia di italiani: il loro incubo ora è quello di essere rimandati a casa.

Dopo la brexit, per continuare a risiedere legalmente nel Regno Unito è necessario richiedere entro il primo luglio il “settled status”, una specie di permesso di soggiorno definitivo pena la perdita del diritto all’assistenza sanitaria, al lavoro, alla casa sino ad arrivare all’espulsione. Si presume che almeno 3 milioni di cittadini comunitaria siano a rischio.

Prima dell’uscita britannica dalla Ue vivevano stabilmente in Inghilterra 700 mila italiani di cui solo la metà registrata presso i nostri consolati. Ad oggi la richiesta del permesso è stata presentata da 500 mila concittadini.

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Le conseguenze potrebbero essere molto pesanti. Tra un mese i datori di lavoro saranno obbligati a controllare che il personale sia in regola, altrimenti potrebbero essere accusati di utilizzare clandestini.

Già ora, chi arriva dall’Europa senza visto, viene fermato e rispedito indietro senza tanti complimenti.

 

 

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