Paradosso Sputnik

L'assessore alla Sanità D'Amato spinge sul preparato russo

Turismo compromesso

L’Agenzia europea del farmaco non ha ancora approvato il vaccino Sputnik e questo, secondo l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, potrebbe compromettere il turismo. Un nodo in più da sciogliere per le persone che vorrebbero venire nel nostro Paese ma che saranno soggette a restrizioni nonostante siano state già vaccinate.

“Non riconoscere ai fini della certificazione vaccinale chi si è immunizzato con Sputnik arreca un danno al turismo ed è un problema anche per cittadini italiani in Russia e per i cittadini di San Marino”.

Durante la pandemia l’Istituto Spallanzani aveva avviato, in collaborazione con il centro Gamaleya di Mosca, uno studio su Sputnik V caldeggiato proprio da D’Amato. Nei mesi scorsi di fronte alla scarsità di dosi, l’assessore sosteneva la necessità di comprare in piena autonomia il preparato russo. Un’idea però tramontata con la mancata approvazione da parte dell’Ema.

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Il responsabile della Sanità non demorde: “Penso sia utile studiare delle formule che consentano ai fini del Pass, il riconoscimento di questo farmaco, superando il paradosso che vede lo Sputnik adatto al progetto Covax, gestito dall’OMS per garantire a tutti i paesi del mondo l’accesso al vaccino, per poi non riconoscerlo come certificazione vaccinale”.

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