Post tira post, commento tira commento, critiche a non finire contro l’amministrazione comunale e in particolare nei confronti della Polizia locale di Tivoli: il risultato è l’apertura di una indagine.
Sarebbero almeno una decina gli utenti Facebook convocati per oggi pomeriggio, giovedì 5 agosto, presso il Comando dei vigili urbani di via Monte Vescovo per essere ascoltati in qualità di persone informate sui fatti. L’oggetto del contendere era il danneggiamento della Porta di San Martino, uno dei varchi più antichi per accedere alla cittadella medievale.
A renderlo noto sono due ex assessori di Tivoli, Jacopo Eugenio Tognazzi e Antonio Picarazzi, in due distinti post sui rispettivi profili Facebook. “Questo invito ad essere escussi presso il comando di polizia locale di Tivoli”, scrive Tognazzi, “lo stanno ricevendo tutti coloro che hanno commentato e condiviso il mio post sulla vicenda della porta di San Martino alla Cittadella. Quando vi capiterà di ascoltare le lagnanze di un vigilie urbano tiburtino circa la scarsità di personale e i carichi di lavoro insostenibili, ricordategli il tempo da qualcuno di loro trascorso su fb alla ricerca dei correi, il tempo occorso a scrivere gli inviti all’escussione, il tempo e la benzina impiegata per notificare questi stessi inviti. A maggior ragione resto convinto che il corpo di polizia locale di Tivoli debba essere sciolto con decreto prefettizio”.

Tivoli- Critiche ai vigili urbani sui social, aperta un’indagine
Convocati anche gli ex assessori Tognazzi e Picarazzi che reagiscono con altri post
“Capita che si venga escussi per delle opinioni espresse su FB”, scrive invece Picarazzi, “Pare che si possa venire escussi per delle opinioni espresse su FB attinenti all’Amministrazione Pubblica del Comune di Tivoli. Penso che esprimere un’opinione non sia reato e non possa dar seguito ad indagini con tanto di convocazione di ” Persone Informate dei Fatti” quando i fatti sono già documentati dalla lettura dei post pubblici. Questo è accaduto invece a Tivoli, la civile Tibur. Esprimere un’opinione non è reato, questo dice la Costituzione Italiana. Poi mi piacerebbe sapere se il Sindaco Giuseppe Proietti è a conoscenza di questa iniziativa assunta dal Comando della Polizia Locale nei confronti di un certo numero di Cittadini. Nel caso non ne fosse al corrente chiedo come sia possibile che il Comando della Polizia Locale possa convocare dei cittadini per Opinioni espresse attinenti all’Amministrazione Pubblica, di cui il sindaco è la massima autorità e la massima rappresentanza istituzionale, senza almeno averlo informato preventivamente. Ciò che è successo è di una gravità inaudita!!!
E’ dovere del Sindaco dare una risposta”
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