Promozione – Villa Adriana, esordio senza campo. Squadra costretta a giocare a Castelverde

I biancoverdi non hanno trovato casa sul territorio e hanno lanciato un appello al comune

di Valerio De Benedetti

Un tema sempre in voga. Le strutture sportive non sono abbastanza per ospitare le tante associazioni sportive dilettantistiche e non del nostro territorio. Oppure a volte ci sono, ma sono lasciate a se stesse. Abbandonate, non curate. Intrappolate dalla malagestione, da bandi e affidatari non competenti, da spese troppo esose per il proprio mantenimento. Per questo molte società sono costrette a doversi spostare per praticare l’attività e resistere alle intemperie. Come nel caso del Villa Adriana, che giocherà la prima giornata di campionato di Promozione a Castelverde invece che sul suolo tiburtino. Per questo la società biancoverde ci ha tenuto a lanciare un appello sui social attraverso una lettera aperta diretta al Comune di Tivoli.
“Parte il campionato di Promozione e per la squadra che rappresenta dal punto di vista calcistico un quartiere di 20.000 abitanti e calcisticamente una Storia di passione che fa avanti da 68 anni, l’esordio casalingo non è a Villa Adriana, non è a Tivoli ma è a Castelverde, Comune di Roma.
È a Castelverde che il Villa Adriana ha trovato una mano tesa, la mano del Presidente Alfio Muzi. e dei suoi collaboratori a cui vanno tutti i nostri ringraziamenti.
Certamente è strutturale la criticità impiantistica della Città di Tivoli e in particolare di Villa Adriana, che ne fa parte.
La situazione impianti sportivi è solo un aspetto della difficile gestione sociale, della difficile possibilità di fare Comunità e di far crescere i figli in un contesto stimolante.
È difficile. Molte, moltissime le persone che con tante iniziative personali e associative si prodigano per mitigare questa situazione.
Per l’aspetto sportivo, che ha ovviamente un obiettivo ludico e sociale, l’Asd Villa Adriana con la passione di un pugno di persone porta avanti da tanti anni questa iniziativa.
Oggi altri, ma sempre un pugno, continuano questa attività.
La Società del Presidente Morelli svolge quest’anno attività di Scuola Calcio con circa 100 bambini, coinvolgendone le Famiglie.
A questa si affianca la squadra Juniores e la Prima Squadra che affronta il campionato di Promozione dopo la storica vittoria di due anni fa e si ripropone nella importante Categoria.
Il Villa Adriana rappresenta oggi, dopo la Tivoli, tra tutte le Società tiburtine in ambito calcistico quella che partecipa sl campionato di più alto livello, a rappresentare tutto il movimento calcistici tiburtino.
Una squadra che punta sui giovani del Territorio. I 23 giocatori sono quasi tutti di Tivoli e dintorni ed hanno una età media di 24 anni. 15 giocatori su 23 hanno meno di 25 anni e 12 giocatori hanno fino a 21 anni.
Giovani che non troverebbero spazio altrove e che invece lo meritano .
Una Società di Tivoli che dà spazio e opportunità di crescita ai tanti giovani di Tivoli e che non ha uno spazio per giocare a Tivoli.
Già per due volte il Villa Adriana ha raggiunto la Promozione e non ha mai potuto disputare gare a Villa Adriana. Per 2 anni ha giocato all’ Arci e per 1 anno a Villanova. Ora Castelverde.
Proprio per questi trascorsi, abbiamo richiesto all’amministrazione comunale di poterci confrontare su questa situazione e siamo attendendo una convocazione che tarda ad arrivare.
Siamo convinti che il Villa Adriana meriti di essere ascoltato perché è una realtà Tiburtina che porta un nome importante.
Vogliamo costruire, insieme alle altre realtà del Quartiere un punto di riferimento sul tema impianti sportivi e trovare, insieme alla Amministrazione delle soluzioni che ci diano la possibilità di fare Sport e Sociale sul Territorio in una situazione di penuria di impianti ma che proprio per questo richiede rispetto e attenzione.
Nel frattempo il Villa Adriana c’è, il Villa Adriana non si ferma, anzi lotta e si impegna per integrarsi sempre più nella Comunità e per essere un punto di riferimento per Famiglie e giovani desiderosi di far bene, con impegno e con la semplicità di cui il calcio di oggi ha bisogno”.
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