Monterotondo – Italia nostra invia una segnalazione ai Carabinieri Forestali per l’abbattimento delle alberature

L'iniziativa fa seguito anche alle indicazioni dell'Associazione Centro Storico in Movimento

Italia
Nella foto: un albero di via XX Settembre prima dell’abbattimento
Nostra invia una segnalazione ai carabinieri forestali e si riserva azioni legali per l’abbattimento massiccio delle alberature del centro cittadino di Monterotondo.
In un comunicato stampa, Italia Nostra informa che anche l’Associazione Centro Storico in Movimento e numerosi cittadini si sono recentemente mobilitati sui social per esprimere il loro sgomento per l’abbattimento di alberi rigogliosi, nel pieno della loro efficienza eco-sistemica, oltre che della loro funzione ornamentale e paesaggistica, realizzati per conto dell’amministrazione comunale di Monterotondo.
I tagli sono iniziati all’inizio del 2021 in Viale Bruno Buozzi e in Passeggiata (uno dei maggiori polmoni verdi della cittadina), nonostante le proteste di molti cittadini e delle sottoscritte associazioni, che hanno inviato appelli alla sospensione, accompagnati da rapporti di tecnici arboricoltori che confutavano le generiche motivazioni, che gli alberi fossero “malati” e “pericolosi”.
Ora tocca a Via XX Settembre, dove vengono abbattuti grandi tigli in ottima salute. Abbandonando le precedenti pretese di “sicurezza”, l’amministrazione ha replicato sui social sostenendo la necessità di allargare i marciapiedi per evitare che i cittadini inciampino (sic), e favorire il passaggio di disabili, oltre a quella di procurare nuovo spazio per i parcheggi. Argomenti tra loro contraddittori, senza dati a supporto, che, in considerazione della piccola area recuperata dall’eliminazione dei tronchi, non giustificano gli abbattimenti. L’offerta di ripiantumazione, avanzata per contrastare le proteste, vale ben poco: infatti il recupero del bene perduto richiede alcuni decenni e gli alberi piantati, tenuto conto della scarsa manutenzione e delle brutali capitozzature correntemente praticate, difficilmente arriveranno a quell’età.
Italia notra prosegure scrivendo: “Ricordiamo che il comune di Monterotondo risulta inadempiente rispetto alle prescrizioni di legge relative alla gestione del verde pubblico: non ha un Censimento e Catasto del Verde, né un censimento degli alberi di pregio e monumentali, non applica la legge del Bilancio Arboreo, (legge n. 10 del 14 gennaio 2013, art. 2), e manca del previsto Piano Comunale del Verde, cioè dell’elaborato gestionale integrativo del PRG per la definizione del sistema verde, avente funzione di pianificazione, tutela e controllo per le reti del verde urbano ed agricolo… esiste un principio, sancito dalla legge, che stabilisce che le alberature cittadine sono un importante bene pubblico. Un bene che, se ha degli aspetti paesaggistici, di bellezza e di decoro, non quantificabili, ma non per questo irrilevanti, ha anche aspetti quantificabili: si possono infatti stimare la quantità di CO2 immagazzinata nell’albero, la quantità di ossigeno prodotta e la quantità di inquinamento atmosferico eliminata.
Il danneggiamento e l’eliminazione delle alberature urbane costituisce quindi distruzione di beni pubblici, che, se non adeguatamente giustificata, deve essere sanzionata”.
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