Gli italiani, si sa, rappresentano un popolo di grandi risparmiatori, ovviamente quelli che possono mettere qualcosa da parte per via di un reddito non rasoterra. Durante la 97a Giornata Mondiale del Risparmio che si è svolta il 21 ottobre a Roma, è stato sottolineato come dall’inizio della pandemia i depositi in banca di famiglie, ma anche di imprese, sia aumentato di oltre 200 miliardi di euro rispetto al periodo pre-Covid. Si è risparmiato per via delle restrizioni alla mobilità per limitare i contagi ma anche per l’incertezza delle prospettive economiche.
Solo un miglior clima di fiducia, ha detto in un suo messaggio il presidente Mattarella, potrà contribuire a mobilitare rapidamente questa preziosa risorsa, “contribuendo alla ripartenza”. Il governatore di Banca d’Italia Visco, durante l’evento, ha ricordato come quella cifra sia destinata comunque a ridursi “per effetto della ripresa dei consumi e degli investimenti”, e ha sottolineato come sia importante, per sostenere la crescita e lo sviluppo, indirizzarla verso le imprese, attraverso strumenti finanziari mirati, in modo da riattivare investimenti e accelerare il ritorno alla normalità, anche alla luce di un pil previsto del 6% e un rapporto debito/pil in riduzione.