Glasgow, la lezione di Draghi

Economia d’impresa oramai deve riconoscere nell’abbattimento delle emissioni la priorità assoluta

L’ambiente deve diventare, se non lo è già, la priorità di tutte le politiche nazionali

Il vero primo intervento di Cop26 iniziato oggi è stato quello del presidente del Consiglio italiano Mario Draghi che viene dal successo del G20 a Roma.

Draghi ha fatto il quadro della situazione del momento. Con la ripresa delle attività economiche – ha detto il presidente del Consiglio italiano – le emissioni sono tornate già oltre i livelli pre-Covid. Ma il nostro premier oltre a dare il quadro della gravità dell’attuale emergenza ambientale ha dato anche un’indicazione di metodo.

Facendo pressione su Paesi come l’India – la lezione di politica di Draghi – non si ottengono i risultati sperati. Decisiva la pressione dell’opinione pubblica e degli attivisti del clima – ha ammesso diplomaticamente il premier italiano.

Ricorda anche che l’India al G20 ha dato un grande contributo intervenendo sull’obiettivo di metà secolo. In sostanza, lo scontro verbale non serve, importante invece preservare la vicinanza e perseguire su un obiettivo comune. Antagonismi determinati dalla geopolitica debbono essere guardati dall’alto per riuscire a superarli. Le riduzioni delle emissioni – ha chiuso Draghi – debbono partire da questo decennio ed è questo il modo per superare la catastrofe che altrimenti ci attende.

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