Continua la battaglia degli amministratori di Lazio e Abruzzo contro il caro pedaggi dell’autostrada A24/A25, alcuni rappresentanti delle amministrazioni delle due regioni si sono incontrati ieri davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per scongiurare l’aumento del 30% che dovrebbe scattare dal 1 Gennaio 2022.
Il commento di Riccardo Varone, Presidente Anci Lazio
“Non possiamo permettere – spiega Riccardo Varone, Presidente Anci Lazio – che si gravi sulle tasche dei cittadini in questo modo, i territori colpiti sono territori marginali e l’aumento del pedaggio graverebbe su una situazione economica già di per sé piuttosto complicata, inoltre si tratta di aree a rischio di spopolamento, un aumento dei pedaggi non renderebbe la cosa più semplice. Lieti che nei giorni scorsi lo stesso Mauro Alessandri, l’assessore regionale ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio e Mobilità della Regione Lazio, si sia interessato alla vicenda con l’invio di una lettera al Ministro Giovannini.”
Il commento di Luisa Piacentini, delegata Anci Lazio e consigliera di Marano Equo, uno dei Comuni dell’area della Valle dell’Aniene
“Siamo venuti qui perché un aumento del 30% sul pedaggio autostradale vedrebbe migliaia di pendolari toccati da questa decisione che, sinceramente, non riusciamo a comprendere, un aumento del 30% senza servizi aggiuntivi non ha senso e non è assolutamente giustificato. Come delegata Anci Lazio e come rappresentante dei Comuni della Valle dell’Aniene, uno dei territori la cui economia è maggiormente colpita dagli aumenti autostradali, non posso che essere qui oggi per protestare, mi fa piacere vedere che ci siano così tanti sindaci e rappresentanti del territorio”.