Affissa su una parete di un palazzo molto antico (in via dei Sosii) si trova una rilevante iscrizione, che riguarda i nobili Ludovico e Tommaso De Agnellis. Il primo è stato governatore a Tivoli (1498) e brillante è stata la sua carriera come nunzio presso l’imperatore (1473), inviato da San Sisto IV. Il secondo è stato governatore e vicario Generale della Marca (1486) per Innocenzo III nell’anno della “Guerra delle due rose”, la sanguinosa lotta dinastica combattuta in Inghilterra tra due diversi rami della casa regnante. La guerra è così denominata per via del romanzo realizzato da Anna di Geierstein, che faceva riferimento agli stemmi dei due casati recanti rispettivamente una rosa di colore rosso e una bianca. Successivamente, Tommaso De Agnellis, ha ricoperto il ruolo di arcivescovo di Cosenza (1497) governatore, conte e commissario di Tivoli. Nominato, poi, primo governatore di Perugia e vice delegato di Viterbo. L’iscrizione riporta che la loro opera permette alla comunità tiburtina di liberarsi da una pesante tassa (30 rubbia di sale).
FGI