Massi sull’A24: l’autostrada riaperta anche in direzione Roma

Soluzione lampo: muro di contenimento elevato nella notte

Un muro di protezione contro l’eventuale caduta di altri massi dal fronte di frana. Grazie a questa soluzione, è stato possibile riaprire anche al traffico in direzione Roma, interrotto da ieri mattina. Una soluzione lampo, resa possibile dalle intense sinergie produttive all’interno del Gruppo Toto, corroborate da 20 anni di gestione dell’autostrada al fianco del personale di Strada dei Parchi.

Lo stesso spirito di collaborazione che, meno di un anno fa, a pochi metri dalla frana attivata ieri, aveva consentito la riapertura in sicurezza della Galleria di Roviano, afflitta sin dalla costruzione da problemi imputabili alla franosità della medesima tratta autostradale. Oggi, come un anno fa, siamo riusciti a garantire la sicurezza dei nostri clienti e a scongiurare la chiusura del più rapido ed efficiente collegamento delle provincie abruzzesi con la Capitale.

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Adesso – riporta una nota dell’Autostrada dei Parchi – il Comune di Roviano e gli altri enti devono intervenire immediatamente per la messa in sicurezza del versante per scongiurare il rischio di lunghe code nel fine settimana di Pasqua.

Anche questa, tuttavia, rappresenta – secondo la società autostradale – una soluzione tampone, che non risolve alla radice il problema ma elimina temporaneamente i rischi ad esso collegati. Con l’auspicio che il tempo guadagnato sia utile al Governo per assumere decisioni, continuamente rinviate nell’arco di 10 anni. Da quando la L. 228 del 2012 dichiarò l’infrastruttura “strategica ai fini di Protezione Civile”, sancendo l’urgenza e la preminenza di una sua completa messa in sicurezza. Come per la questione dei pedaggi, della messa in sicurezza di quasi 200 viadotti e delle reti potenziate per la fauna dei parchi, tutto è rimesso all’approvazione del nuovo PEF. Si tratta dello strumento di programmazione economica fondamentale per ogni infrastruttura in concessione, e in particolare per A24 e A25, colpite negli anni da ripetute calamità naturali, costruite oltre 50 anni fa con standard ampiamente superati e il cui ultimo PEF è scaduto nel 2013.

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La tratta in variante tra Carsoli e Vicovaro è stata peraltro inclusa dal Commissario straordinario nella lista dei progetti più urgenti, in corsia preferenziale, per cui sono già da oggi disponibili i primi 800 milioni di euro. Tanto più, come evidenziato da autorevoli Rappresentanti delle Istituzioni regionali e nazionali nelle ultime ore, non si comprende cosa ritardi l’avvio dell’iter burocratico per una sua quanto più rapida cantierizzazione.

 

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