Torna anche quest’anno “Un giorno a corte”, la rievocazione storica che riporta Sambuci e il suo castello nella seconda metà dell’Ottocento. Sambuci, come gran parte dei borghi del medio Lazio e della Valle dell’Aniene, trasuda storia in ogni angolo. Le prime importanti testimonianze storiche risalgono al XIII secolo, quando Corradino di Svevia – nipote di Federico II – si stabilì per qualche giorno nel castello di Sambuci dopo la battaglia di Tagliacozzo.
Nei secoli successivi il castello fu proprietà delle più importanti famiglie nobiliari romane, tra le quali spiccano i Colonna e i Piccolomini. Nel secolo scorso passò infine ai Theodoli. Acquistato dal Comune di Sambuci dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, attualmente il palazzo è sede municipale ed ospita eventi e manifestazioni culturali.
Perché la realizzazione dell’evento fosse il più possibile vicino alla realtà storica, la direzione artistica dell’associazione Terzo Millennio ha raccolto tra gli anziani memorie e ricordi di quel tempo. L’arrivo della nobiltà al castello – raccontano i vegliardi – suscitava stupore in tutti i paesani, che rimanevano estasiati di fronte al fascino sontuoso degli abiti delle dame, al luccichio dei gioielli, alla preziosità dei corredi.
“Un giorno a corte” si terrà sabato 29 ottobre con visite guidate dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Per gli adulti il costo del biglietto sarà di 4€, mentre per i minori e gli over 70 sarà di 2€.