GUIDONIA – Si ubriaca e picchia la compagna, salvata dai vicini di casa

Sos alla Polizia, per un romeno di 31 anni scatta il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento

Ogni volta che alzava il gomito erano botte. E’ andata avanti così per mesi, fino a quando i vicini di casa hanno chiesto l’intervento della Polizia e la vittima è stata messa in sicurezza.

Per questo sabato 28 ottobre gli Agenti del pool specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato Distaccato di Tivoli – Guidonia, sotto la direzione dei Magistrati dal Gruppo uno della Procura della Repubblica di Tivoli che trattano i delitti di violenza di genere, hanno dato esecuzione alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento nei confronti di C. E., un romeno di 31 anni residente a Guidonia Montecelio.

L’uomo, già noto per atti persecutori e porto illegale di armi, dovrà rispondere del reato di maltrattamenti ai danni dell’oramai ex compagna. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Tivoli su richiesta della Procura della Repubblica, si è reso necessario poiché il 31enne, fin dal febbraio scorso, ha posto in essere “continue vessazioni fisiche e psicologiche altamente mortificanti sotto il profilo morale, riservando alla donna un comportamento violento, minaccioso, aggressivo e prevaricatore, aggredendola fisicamente, controllandola, insultandola…”.

In un comunicato stampa la Procura di Tivoli evidenzia che ancora una volta si registra una storia di violenza di un uomo ai danni di una donna tra le mura domestiche resa ancora più pericolosa per la vittima a causa dell’abuso di alcolici da parte del convivente: i poliziotti hanno infatti accertato che oramai quotidiani erano diventati il controllo ossessivo (comunemente definita gelosia), il controllo delle amicizie della donna finalizzato al suo isolamento, costretta persino a cancellare i contatti telefonici di altre persone, dietro minacce di morte commesse anche con un coltello di cucina puntato al collo della donna.

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Nello stesso comunicato si sottolinea che l’intervento della Procura e del Commissariato di Tivoli è stato determinato dal sostegno della donna da parte dei vicini di casa che, in occasione di uno degli ultimi episodi di violenza, non hanno esitato a richiedere l’intervento della Polizia di Stato, potendo così testimoniare lo stato di agitazione e paura che, negli ultimi mesi, spesso loro stessi avevano constatato.

Ciò dimostra la maggiore attenzione nel circondario di Tivoli da parte di tutte le persone verso gli episodi di violenza ai danni delle donne consapevoli dell’immediato e concreto intervento delle forze dell’ordine e della Procura Nel corso dell’intervento, peraltro, gli Agenti giunti sul posto hanno potuto osservare nell’appartamento della coppia i segni di una recente condotta aggressiva.

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Particolarmente significativa la valutazione del Gip che ha emesso nei confronti di C. E. la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla persona offesa con prescrizione di mantenere una distanza di almeno 500 metri dal luogo di residenza della vittima e con divieto assoluto di comunicazione con la donna con qualunque mezzo, anche telematico, con braccialetto elettronico.

Infatti, il Giudice ha ritenuto che “…Il racconto reso è coerente nella giustificazione del mancato ricorso all’Autorità Giudiziaria e non appare inverosimile, dunque, che nell’ambito di un rapporto di convivenza improntato ai comportamenti prevaricatori di C.E., l’effetto di questi sia stato l’annichilimento della destinataria, che non è riuscita mai a determinarsi a sporgere querela, per paura di scatenare reazioni ancora più violente da parte del predetto…”.

“Ancora una volta, quindi – è l’appello del Procuratore Capo di Tivoli Francesco Menditto – si chiede a tutti “di non voltarsi mai dall’altra parte” e di prestare assistenza e sostegno a quelle donne che da sole non possono avere la forza di denunciare anche limitandosi a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine, in questo circondario formate e specializzate per il contrasto della violenza ai danni delle donne”.

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