GUIDONIA - Casa popolare alla famiglia ghanese, revocata l’assegnazione

Il Comune si rende conto dell’errore: in graduatoria c’era prima un nucleo italiano

Avevano atteso dieci anni per avere un tetto sicuro sulla testa e il sogno sembrava finalmente essersi realizzato. Ma quel sogno è durato appena 4 giorni prima di trasformarsi in un incubo.

Sì, perché ora padre, madre e tre figli minori dovranno lasciare entro 30 giorni la casa popolare regolarmente assegnata dal Comune di Guidonia Montecelio.

Protagonista della disavventura è una famiglia ghanese alla quale venerdì scorso 24 maggio con la determina numero 46 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA– la dirigente dell’Ufficio Casa Paola Piseddu e il funzionario Marco Quaranta avevano consegnato alla 51enne Mary M. l’alloggio di 83,63 metri quadrati ubicato nel complesso di Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà Ater in via Campolimpido 35, a Villanova (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

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La famiglia ghanese era risultata infatti in seconda posizione nell’ultimo aggiornamento della graduatoria per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp) destinati all’assistenza abitativa delle categoria svantaggiate approvata il 21 marzo scorso (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Oggi, martedì 28 maggio, il colpo di scena.

Secondo quanto emerge dalla determina numero 50 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA - firmata oggi pomeriggio dalla dirigente dell’Ufficio Casa, l’alloggio di via Campolimpido 35 avrebbe dovuto essere assegnato ad un altro nucleo utilmente posizionato in graduatoria prima di Mary M., capofamiglia del nucleo di origini ghanesi.

Stamane il Responsabile del procedimento di assegnazione in una relazione d’ufficio ha evidenziato un errore nell’individuazione del nucleo assegnatario, sottolineando che prima della famiglia ghanese ne esiste un’altra con un migliore punteggio in graduatoria, a cui andava legittimamente assegnato il primo alloggio che si era reso disponibile a graduatoria approvata.

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Così con la determina numero 50 l’amministrazione ha deciso di procedere alla revoca in autotutela dell’assegnazione al nucleo familiare composto da Mary M., dal marito e dai figli minori.

L’Ufficio Casa ha concesso un termine di 30 giorni alla famiglia africana per rilasciare la casa popolare libera da cose e persone, a decorrere dalla notifica del provvedimento.

La 51enne Mary M. potrà comunque impugnare l’atto presso l’autorità giudiziaria competente entro i termini di legge.

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