GUIDONIA – Il Gruppo Scout festeggia 80 anni di attività e dona tavoli da pic-nic alla Città

Gli arredi installati in Pinetina: la tre giorni di eventi termina stasera

Un fiume di fazzolettoni, simbolo dei vari gruppi scout ospiti della festa.

I colori predominanti sono sicuramente il blu e rosso, colori che rappresentano il gruppo festeggiato.

L’atmosfera è gioiosa, sembra di essere catapultati in campeggio o per dirla nel modo corretto in un “campo” scout.

Il campo scout allestito in Pinetina per gli 80 anni del “Gruppo Agesci Guidonia 1”

Così venerdì 7, sabato 8 e oggi, domenica 9 giugno, il “Gruppo Scout Agesci Guidonia 1” festeggia l’anniversario degli 80 anni della sua fondazione con una splendida tre giorni aperta a tutti gli abitanti della città per offrire loro l’occasione di vivere delle vere serate a tema scoutistico.

Il primo Gruppo Gruppo Scout della Città dell’Aria ha infatti deciso di festeggiare il traguardo uscendo dal perimetro della parrocchia Santa Maria di Loreto, dove svolge le sue attività, e organizzare l’evento per l’80esimo della sua fondazione nella Pinetina di viale Roma, da sempre il luogo di aggregazione della comunità.

Una struttura realizzata dai giovani scout dove sono esposte le magliette associative degli ultimi anni

Per l’evento in Pinetina ci sono varie strutture in legno, realizzate sapientemente dai ragazzi che ricreano quelle utilizzate nelle uscite.

Tra gli stand gastronomici, sempre organizzati e gestiti dal gruppo, si aggirano scout di tutte le età, dai piccoli lupetti ai ragazzi del reparto e del clan, fino ad arrivare ai vecchi lupi ed ai capi che si occupano della gestione del gruppo.

Una ricostruzione dell’uniforme del fondatore del “Gruppo Scout Guidonia 1” Augusto Bordin

Ma tante anche le famiglie, con genitori e figli in uniforme a testimoniare che lo scoutismo è per sempre.

Non è soltanto una fase della vita, ma per molti è davvero una passione ed una condivisione di ideali e stili di vita che proseguono nel tempo.

Sopra e sotto, i tavoli da pic-nic donati alla città dal “Gruppo Scout Guidonia 1”

E di tempo al “Gruppo Scout Guidonia 1” ne è trascorso tanto, ottanta candeline sono sicuramente un bel traguardo. Era proprio il 1944, quando 14 ragazzi pronunciarono la loro promessa davanti al fondatore del gruppo, Augusto Bordin.

Da quella data tantissimi sono stati i ragazzi ad indossare l’uniforme col fazzolettone rosso e blu, che hanno fatto diventare il Guidonia 1 il Gruppo Scout più numeroso della città.

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A testimonianza del lungo viaggio che li ha portati fino qui, è stato creato dagli organizzatori un piccolo museo dedicato alla storia del gruppo, con tanti ricordi ed oggetti del passato.

Nella zona dedicata alla festa, si sentono in sottofondo le canzoni scout, le risate dei ragazzi e degli adulti che aspettano le varie esibizioni serali.

Venerdì è stata la volta degli “Unplugged”, lo scouttelling del “Guidonia 1” con racconti, storie e leggende sulle note del Gruppo.

Il gruppo di genitori che ieri sera si è esibito nel talent show in rappresentanza del reparto Gran Condor

Ieri è andato in scena il “G1 Scout Talent”, il Varietà del “Guidonia 1” con musica, comicità e intrattenimento: a conquistare la scena è stata l’esibizione di un gruppo di genitori del reparto Gran Condor, che per l’occasione ha cantato una canzone dei “Ricchi e Poveri” riadattata per la serata.

“Che confusione, sarà che sono ottanta”, questo il ritornello inventato dal gruppo in una simpatica parodia che vuole esprimere il senso di comunità che lega i vari componenti del gruppo.

La festa per gli 80 anni termina stasera, domenica 9 giugno, con le “Tabernas”, una cena in compagnia del “G1” a base di pasta al sugo di salsiccia, insalata di pollo e rotolo di cioccolato.

L’occasione per suggellare lo spirito di comunità.

A parlare a nome del “Gruppo Scout Guidonia 1”, la Capogruppo Marica Greco, che racconta tutto quello che c’è dietro la realizzazione di un evento così grande.

Come nasce l’idea di questa grande festa?

“Tutto è nato più di un anno fa, quando in Comunità Capi abbiamo deciso di realizzare un evento fuori dalle righe per celebrare questa importante tappa del nostro gruppo.

Abbiamo deciso quindi di “uscire” dalle zone della nostra sede, per celebrare nel cuore stesso di Guidonia, in modo tale da coinvolgere quante più persone possibile”.

Che ruolo giocano i ragazzi in questa festa? Sono stati felici quando hanno saputo di questo evento?

“I ragazzi sono stati, e sono ancora, fondamentali per la realizzazione di questa festa.

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Grazie a loro, infatti, siamo riusciti ad addobbare questo immenso posto nel vero stile scout. Sono contenta di come tutti siano riusciti a collaborare, anche perché questo evento è la conclusione di un anno di lavoro, in cui i ragazzi hanno avuto modo di pensare insieme a ogni piccolo dettaglio di questo evento.

Nel suo piccolo, quindi, ognuno ha contribuito nella realizzazione di questa grande impresa”.

È stato difficile ottenere i permessi per realizzare questo evento?

“Più che difficile direi ‘complesso’.

Non avevamo mai realizzato nulla di simile e capire cosa ci servisse per realizzare effettivamente la festa è stato più difficile del previsto.

Alla fine, però, siamo stati in grado di metterci in gioco e di portare a termine questo grande sogno, in modo tale da poter vivere, noi stessi ma anche tutti gli altri, questi splendidi tre giorni di comunità”.

Nel concreto, cosa avete lasciato alla città di Guidonia?

“I ragazzi del nostro gruppo si sono impegnati nella realizzazione di alcuni tavoli da picnic, che abbiamo montato qui in pinetina e che offriamo a tutta la comunità di questa grande città.

La scelta di questa ‘buona azione’, come siamo soliti chiamare queste imprese noi scout, è stata difficile: le idee erano tantissime e, di nuovo, le autorizzazioni da ottenere erano diverse.

Alla fine, dopo aver riflettuto a lungo anche con i ragazzi, abbiamo deciso di optare per questi nuovi tavoli, offrendo così anche un nuovo punto ristoro a tutti coloro che ne vogliono usufruire.

È importante, però, che chiunque ne faccia uso, lo faccia nel totale rispetto degli altri e di tutto il lavoro che abbiamo deciso di fare noi scout del Guidonia 1”.

Come pensate di usare i soldi del ricavato di questa tre giorni?

“Nell’immediato, pensiamo di sfruttare tutto ciò che possiamo nel rinnovamento delle nostre sedi principali, in modo tale da poter offrire ai ragazzi uno spazio ancora più attrezzato e più sicuro.

Secondariamente, abbiamo pensato di investire quanto più possibile proprio sui nostri ragazzi, magari offrendo dei sussidi alle varie branche nella realizzazione delle uscite e delle attività nel corso dell’anno”.

(Matteo Somma)

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