La sua tragica fine ha sconvolto l’intera comunità: ucciso a calci in faccia nel Centro storico di Tivoli (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Alessandro Castellaccio, il 40enne di Tivoli massacrato a calci e deceduto il 24 giugno 2023
Alessandro Castellaccio, deceduto a seguito di una violenta aggressione avvenuta domenica pomeriggio 18 giugno in piazza Codro Benedetti, vive nel ricordo di chi gli ha voluto bene.
Sopra e sotto, alcuni momenti della fiaccolata organizzata stasera nel Centro di Tivoli
Così stasera, martedì 25 giugno, con una fiaccolata per il Centro storico di Tivoli è stato commemorato il 40enne deceduto il 24 giugno 2023 al policlinico “Umberto I” di Roma dopo sei giorni di agonia dopo essere stato massacrato da Ion Voicu, 35 anni, e Mircea Nasaf, 51 anni, i due operai romeni incensurati attualmente sotto processo con l’accusa di omicidio volontario (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Il corteo è partito dal luogo dell’omicidio ed è culminato nello stesso posto in cui familiari e amici gli dedicarono l’ultimo omaggio di musica, lacrime e dolore.
Ad organizzare la fiaccolata a un anno dalla scomparsa è stata la mamma Daniela Cola sostenuta come sempre da Adele, la sorella maggiore di Alessandro, e dalla compagna Sonia Paolacci.
Un centinaio gli amici che alle ore 19 si sono ritrovati per la messa di suffragio nella chiesa di San Biagio, la stessa dove il 6 luglio 2023 fu celebrato il funerale di Alessandro Castellaccio, a Tivoli soprannominato “Sceriffo”.
E alle 20,30 gli stessi amici hanno sfilato tenendo i lumini in mano e con uno striscione in testa al corteo: “Buon compleanno Sceriffo, qui nessuno ti dimenticherà mai”, realizzato in occasione del Memorial tenutosi il 22 novembre 2023 presso il complesso dell’Istituto professionale Rosmini di viale Mannelli per il suo 41esimo compleanno (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Momenti di commozione, ricordando l’amico scomparso, intonando cori in memoria di Alessandro.
Da piazza Codro Benedetti la fiaccolata, scortata dalle forze dell’ordine, si è snodata per via Domenico Giuliani, nota anche come “Via Maggiore”, ha attraversato piazza Rivarola, risalendo per via Palatina e via Colsereno per terminare sul luogo dell’omicidio.
Nel ricordo di Alessandro Castellaccio.