TIVOLI – Alzheimer, la Asl garantisce l’assistenza domiciliare ai pazienti

Comunicato stampa del Direttore Generale della Roma 5 Silvia Cavalli

In riferimento all’articolo TIVOLI – Tagli all’assistenza ai malati di Alzheimer, i lavoratori manifestano davanti alla Asl, dal Direttore Generale della Asl Roma 5 Silvia Cavalli riceviamo e pubblichiamo:

“Con riferimento ad alcuni articoli di stampa relativi alla gestione dei pazienti con malattia di Alzheimer da parte di questa ASL, si ritiene doveroso fornire le più ampie rassicurazioni a tutta la Cittadinanza in ordine al fatto che tutte le richieste di presa in carico effettuate attraverso i canali dedicati per patologie candidabili all’erogazione di Assistenza Domiciliare, vengono puntualmente valutate nelle sedi appropriate da personale altamente qualificato e che in esito a dette valutazioni, ove vengano rilevati bisogni di assistenza sanitaria, viene tempestivamente attivato da parte della ASL il percorso adeguato a soddisfare tali bisogni.
Come già chiarito dalla Direzione della ASL in numerose sedi e nell’ambito di diverse occasioni di confronto con parti politiche, sindacali e sociali, alcune patologie, come la malattia di Alzheimer, molto spesso possono richiedere, per proprie caratteristiche, una risposta non semplicemente sanitaria, ma in forma integrata socio-sanitaria, frequentemente molto più orientata alla sfera sociale che a quella sanitaria.
A tal fine le richieste di presa in carico da parte di questa tipologia di Pazienti vengono valutate in forma integrata da parte di personale sia sanitario, sia sociale e la ASL, per propria naturale funzione e come previsto per legge, garantisce regolarmente la quota sanitaria di assistenza (costituita nello specifico, a titolo non esaustivo, da ore di terapia occupazionale, ore di assistenza infermieristica, ore di assistenza OSS limitate all’assolvimento di bisogni sanitari…), pur assicurando ogni disponibilità di collaborazione con gli altri Enti preposti all’assistenza sociale, nell’ambito appunto della logica di integrazione.
Corre l’obbligo ulteriormente di evidenziare che l’utilizzo di risorse del fondo sanitario – come noto predefinito per ogni Azienda e dunque circoscritto entro dei limiti – esclusivamente per fornire assistenza di natura sanitaria, oltre a costituire un obbligo per le Aziende Sanitarie, rappresenta una garanzia per tutta l’Utenza.
Proprio in tale ottica, per garantire il corretto utilizzo dei fondi sanitari e l’appropriata collocazione di tutti i pazienti, si sono resi necessari approfondimenti, volti a ridefinire le modalità di presa in carico dei pazienti Alzheimer, con particolare riguardo alla distinzione tra bisogni sanitari e bisogni sociali.
Si riconferma che tutte le richieste di assistenza da parte di pazienti Alzheimer continueranno ad essere prese in carico nella sede a tale funzione destinata, rappresentata dai PUA distrettuali e in esito alle valutazioni multidimensionali e multidisciplinari effettuate, sia a carico dei pazienti già assistiti nell’ambito delle periodiche rivalutazioni, sia a carico di Utenti che abbiano effettuato nuove richieste, saranno garantite tutte le attività sanitarie di competenza della ASL, in coerenza con i piani di assistenza elaborati dal personale valutatore, fornendo la più ampia disponibilità agli altri Enti coinvolti per tutte le possibili strategie di integrazione nella risposta ai bisogni di natura non strettamente sanitaria”.

Condividi l'articolo:
LEGGI ANCHE  TIVOLI - Sfilano i carri di Carnevale: scattano i divieti in Centro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.