CAPENA – Barbara Pastorelli presenta il suo romanzo su Alberto Moravia

Sabato l'evento patrocinato dall'amministrazione comunale

Trentacinque anni fa (il 26 settembre del 1990) moriva a Roma Alberto Moravia, uno dei più grandi scrittori del Novecento italiano e mondiale.

Di lui e della sua vita, della sua storia e della sua scrittura, dei suoi amori e dei suoi romanzi, se ne parlerà sabato 12 aprile a Capena, alle ore 18, presso la Sala Don Minzoni, in Via Don Minzoni, in occasione della presentazione dell’emozionante, rievocativo e suggestivo romanzo di Barbara Pastorelli, dal titolo “Avrei voluto essere un poeta”, edito da EMIA Edizioni.

“Raccontare la morte di Moravia attraverso le parole sofferte del protagonista del romanzo – ha affermato Barbara Pastorelli in una recente intervista – mi ha permesso di affermare con forza quanto la perdita di uno scrittore importante quale lui è stato abbia scosso l’animo di un uomo che ha avuto la fortuna di averlo conosciuto in uno dei periodi più difficili della sua vita, diventandone poi suo grande amico.

Come fervida lettrice di Alberto Moravia ho voluto solo rimarcare il fatto che la sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile nella letteratura italiana, perché come scrissero alcune testate giornalistiche di allora, ‘con lui se ne andava definitivamente il Novecento’”.

L’evento è patrocinato dal Comune di Capena.

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A dialogare con l’autrice sarà Giuseppina Pastorelli.

Leggerà brani tratti dal libro l’attore Nicola Panetta.

Saluti istituzionali del Sindaco Roberto Barbetti.

Introduce la Consigliera delegata alla Cultura Francesca Betti.

Interviene il bibliotecario Patrizio Gianferro.

Il romanzo tocca il cuore per quanto coinvolgente e fa bene alla testa per la capacità di rievocare attimi di Storia umana e popolare.

L’amicizia tra un bambino, Mino, e Alberto Moravia è raccontata in maniera originale ed emozionante.

Il libro è un percorso formativo, che coinvolge tanto il bambino quanto lo scrittore, la cui vicenda esistenziale è sapientemente ricostruita da Giacomo, ormai adulto, in un continuo intrecciarsi tra passato e presente.

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