Una soluzione per decongestionare il traffico e per tutelare i reperti archeologici emersi durante i lavori.
Un tratto della via Tiburtina interessato dal progetto di allargamento a 4 corsie
E’ l’obiettivo della variante al progetto della Tiburtina a 4 corsie dal chilometro 17 al chilometro 21, a Guidonia, redatto dalla “Via Ingegneria Srl” di Roma e approvato dalla Conferenza dei Servizi (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Il nuovo progetto in variante relativo all’allargamento della Tiburtina, oltre alla viabilità prevede un cosiddetto “progetto di paesaggio” che si concentra su tre principali temi/aree.
La Basilica di Santa Sinforosa, complesso paleocristiano in onore della Patrona di Tivoli
Il primo è la creazione del parco archeologico della Basilica di Santa Sinforosa.
Il secondo è il percorso ciclopedonale, una vera e propria passeggiata archeologica che fiancheggia in sicurezza il tracciato stradale.
Il terzo è la passerella ciclopedonale come sistema di connessione urbana e attraversamento stradale della nuova Tiburtina.
Il tratto interessato dagli scavi archeologici
I lavori da 8 milioni e mezzo di euro sono sospesi dal 2020 a causa del ritrovamento di reperti considerati significativi, come l’antico basolato della via Tiburtina e resti di villae rusticae risalenti al II secolo avanti Cristo e al basso Impero.
Le scoperte archeologiche hanno pertanto comportato l’abbandono dell’allargamento verso nord della Tiburtina e lo spostamento a sud.
Per intenderci, ora l’idea è di allargare la strada più sul lato sinistro in direzione Roma, avvicinandosi così alla Basilica di Santa Sinforosa.
La Città Metropolitana ha deciso con la Sovrintendenza per i Beni Paesaggistici ed Archeologici di realizzare sui due lati della Tiburtina il “Parco archeologico lineare di Santa Sinforosa”, adiacente al complesso archeologico paleocristiano in onore della Patrona di Tivoli situato sul lato sinistro in direzione Roma.
L’area sarà attrezzata con una pista ciclabile, un percorso pedonale e una passerella ciclo-pedonale che collegherà le due zone nord e sud.
La progettazione del paesaggio prevede anche una modellazione del terreno che nasconde l’asse viario, con l’obiettivo di integrare armoniosamente l’infrastruttura con l’ambiente e il patrimonio archeologico.
Secondo i progettisti, la soluzione da un lato mitigherà – attraverso piante, alberi e dune vegetali – l’impatto di una viabilità a grosso traffico, dall’altra realizzerà un sito di riqualificazione ambientale ed urbanistica essenziale sia per i centri abitati delle frazioni di Case Rosse e Setteville di Guidonia.
L’approvazione del progetto definitivo per mezzo della Conferenza dei servizi comporta la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera che diventerà efficace dopo la definitiva approvazione della variante urbanistica da parte del Comune di Guidonia Montecelio con apposita delibera di consiglio comunale.