E’ stato uno dei padri della psicopatologia fenomenologica italiana, proponendosi come figura emblematica di medico-filosofo, al crocevia tra formazione naturalistica e vocazione umanistica.
Il Professor Bruno Callieri sposò una ragazza originaria di Castel Madama, per cui ha sempre frequentato il Borgo e molti cittadini castellani lo ricordano ancora con affetto.
Il Professor Bruno Callieri
Per questo i figli Cristian e Pierfrancesco Callieri hanno deciso di donare al Comune castellano il materiale bibliografico appartenuto al noto psichiatra.
Così giovedì 9 ottobre con la delibera numero 133 – CLICCA E LEGGI LA DELIBERA - la giunta comunale guidata dal sindaco Michele Nonni ha accettato la donazione del materiale bibliografico e degli scaffali per contenerlo in donazione, dando mandato agli Uffici di provvedere alla stesura di una scrittura privata tra il Comune di Castel Madama e gli eredi del Professore.
Nato a Roma il 17 luglio 1923 e scomparso il 9 febbraio 2012, Bruno Callieri è stata figura di spicco nella psichiatria italiana accanto a nomi come Franco Basaglia e Umberto Galimberti. Laureato in Medicina nel 1948, fu libero docente in Psichiatria nel 1954 e in Clinica delle malattie nervose e mentali nel 1956.
Trascorse due semestri nella Clinica Psichiatrica di Heidelberg, collaborando con Kurt Schneider, docente di psicopatologia clinica, divenendone seguace.
Lavorò quindi nei reparti neurologici e di neurobiochimica del Policlinico Umberto I di Roma, e dal 1972 al 1978 fu il direttore dell’Ospedale psichiatrico Santa Maria Immacolata di Guidonia, meglio noto come “Martellona”, dove promosse la liberalizzazione dei degenti.
Docente di psicopatologia presso varie scuole di specializzazione universitarie di Roma, dal 1994 è stato presidente onorario della Società Italiana per la Psicopatologia.
Già il 28 aprile 2018 il comune di Castel Madama intitolò a Bruno Callieri la strada all’ingresso del paese e in quell’occasione fu scoperta la targa davanti alla chiesa di Sant’Anna.