CASTELNUOVO DI PORTO - Due giornate di eventi per la Palestina presentate da Rajae Bezzaz

La giunta stanzia 2.500 euro per suggellare il gemellaggio con Betlemme

Due giornate di eventi culturali in cui una comunità si unisce per denunciare, esprimere solidarietà e riflettere.

Sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025 avranno luogo le giornate di “Castelnuovo di Porto per la Palestina”, una serie di eventi diffusi nel borgo promossi da realtà istituzionali e civiche che non vogliono rimanere indifferenti davanti al genocidio e che intendono sostenere la libertà e l’autodeterminazione del popolo palestinese anche ora che è in corso il cessate il fuoco, auspicando che la tregua si consolidi al più presto.

Il Comune di Castelnuovo di Porto, in collaborazione con il Collettivo Occhi sulla Palestina, l’Associazione Groviglio APS, il collettivo di attori Voci nel Deserto, la rete #NoBavaglio, la Pro Loco, l’ANPI, gli Artenauti, AAMOD e numerose realtà locali come Lina vini e vivande, Tessuti Sociali, Artipelago, Stamperie Tevere, promuove le giornate di “Castelnuovo di Porto per la Palestina” e sostiene un’iniziativa nata dal basso e resa possibile da una comunità che sceglie di non voltarsi dall’altra parte.

L’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale è stata approvata lo scorso 14 ottobre con la delibera numero 134 – CLICCA E LEGGI LA DELIBERA – dalla giunta guidata dal sindaco Riccardo Travaglini che ha stanziato una somma pari a 2.500 euro per l’organizzazione concedendo inoltre l’utilizzo gratuito degli spazi della Rocca Colonna durante i giorni della manifestazione.

Secondo un comunicato stampa dell’amministrazione comunale, l’iniziativa prende forza anche grazie all’impegno morale assunto da Castelnuovo di Porto nel solco del gemellaggio con Betlemme, rinnovato lo scorso settembre alla presenza del sindaco Maher Canawati.

In quell’occasione – si legge nel comunicato stampa – la comunità di Castelnuovo ha ribadito la volontà di agire, di schierarsi accanto al popolo palestinese, mantenendo una promessa di vicinanza concreta in un momento drammatico.

Un legame che da anni unisce le due città e che, in un momento come questo, si rafforza attraverso la cultura, l’arte e la condivisione per diventare uno strumento di solidarietà, denuncia, riflessione e resistenza contro l’indifferenza e ogni forma di oppressione.

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Due giornate di arte e partecipazione per ribadire che la cultura può ancora unire, che l’arte può denunciare e generare empatia, che la creatività può contrastare ogni forma di oppressione e disumanizzazione.

Un intreccio di persone, professionalità e realtà associative impegnate nella difesa dei diritti civili, che permette al mondo culturale ed artistico di esprimersi mettendo in campo visioni, linguaggi e performance al servizio di una causa di giustizia e dignità.

Castelnuovo di Porto è gemellata con Betlemme dal 2017, un legame consolidato negli anni attraverso scambi culturali, progetti educativi e momenti di confronto.

In occasione dell’evento, interverrà in videocollegamento il Sindaco di Betlemme Maher Canawati, che porterà la sua testimonianza e il sostegno della città palestinese a questa iniziativa di solidarietà. L’evento è pensato e sarà realizzato in tre segmenti: la Carta della Solidarietà per Betlemme e per la Palestina, gli eventi culturali diffusi e il progetto scuole. L’apertura sarà dedicata alla firma della Carta della Solidarietà per Betlemme e la Palestina. Rappresentanti di Comuni e istituzioni regionali, già gemellati o solidali con la Palestina, sottoscriveranno un documento ufficiale per impegnarsi a sostenere il popolo palestinese e promuovere pace, diritti umani e dignità.

Gli eventi culturali diffusi: il centro storico, le piazze e la Rocca Colonna accoglieranno mostre fotografiche e d’arte, spettacoli teatrali, proiezioni di film e documentari, dibattiti, concerti, laboratori e performance.

Cultura e arte diventano strumento di denuncia, memoria e resistenza collettiva.

Conduce: Rajae Bezzaz.

Il progetto scuole coinvolgerà gli istituti secondari del territorio con proiezioni di documentari e dibattiti per favorire nei più giovani consapevolezza, confronto e sensibilità sul tema della pace e sulle conseguenze delle guerre sulle popolazioni civili. Tra gli eventi in programma:

● Mostra fotografica collettiva alla Rocca Colonna: “I grant you refuge” di Shadi Al-Tabatibi, Mahdy Zourob, Mohammed Hajjar, Saeed Mohammed Jaras, Omar Ashtawy e Jehad Al-Sharafi, che restituiscono da Gaza uno sguardo diretto e autentico sul conflitto. Fotogrammi di resistenza, racconto a più voci. Rasha Al Jundi, Dina Salem, Sari Tarazi, Fadwa Rouhana. Scatti di Haneen Maher Salem, Simona Ghizzoni, Sabrina Mukarker, Gianluca Panella.

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● Mostra d’arte nelle Ex Carceri della Rocca Colonna, a cura del collettivo Arti in Sumud.

● Spettacoli e performance teatrali all’aperto, tra cui: Lino Musella nel reading “Stato d’assedio” di Mahmud Darwish; Caterina Corsi e Matteo Campese nell’adattamento del romanzo di Colum McCann “Apeirogon”.

● Laboratori di artigianato e danza, tra cui: laboratorio di dabke a cura di Adel Alafifi, e Tessuti Sociali, laboratorio di incisione a cura di Stamperie Tevere con la presenza di Maria Daniela Vigna, a ricordo del figlio Simone Camilli, giornalista italiano morto a Gaza nel 2014.

● Talk e tavole rotonde con ospiti italiani e palestinesi, tra cui: Luisa Morgantini (Assopace Palestina); Moni Ovadia, Alessandro Mantovani, Romana Rubeo e Giorgina Levi portavoce Global Sumud Movement.

● Concerti, tra cui: le cantanti palestinesi Hala Alsadder & Reem Alamedin; l’Orchestra multietnica arcobaleno Roma; Piji e Areamag con le Voci Nel Deserto.

● Proiezioni di film e documentari, tra cui: No other Land ed Erasmus in Gaza e una selezione di cortometraggi a cura di AAMOD in collaborazione con Nazra Festival.

Le donazioni raccolte saranno devolute in parte a Gazzella Onlus, associazione senza fini di lucro impegnata da oltre vent’anni nella Striscia di Gaza, oggi attiva nella distribuzione di cibo, acqua e beni di prima necessità; e in parte a un progetto socio-educativo a sostegno dell’infanzia destinato ai bambini della città di Betlemme.

L’illustrazione della locandina è stata donata da Riccardo Atzeni, illustratore e comic book artist sardo, che con questo gesto ha voluto sottolineare la sua vicinanza alla causa.

L’illustrazione della grafica informativa è stata donata per la causa dall’artista Chiara Allione, illustratrice di Torino.

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