Da domani, sabato 20 luglio, la visita guidata alla mostra sui riti funerari antichi, al primo piano del Museo Civico Archeologico “Rodolfo Lanciani”, a Montecelio, sarà arricchita da un eccezionale sguardo dall’alto all’attigua chiesa conventuale di San Michele Arcangelo, disegnata nel 1722 dall’architetto romano Benedetto Alfieri (1699-1767).
Affacciandosi alla balconata dell’ampia cantoria (orchestra) che sorge al di sopra dell’ingresso, si potrà avere una spettacolare veduta del tempio, interamente decorato dal 1886 al 1894 dal pittore francescano monticellese padre Michelangelo Cianti (1840-1923). Al suo genio eclettico si deve anche l’elegante disegno della cantoria, ricostruita nel 1887 su quella vecchia, ormai fatiscente.
I visitatori potranno osservare da vicino gli stucchi e le tempere che conferiscono all’architettura barocca un fascino tutto particolare, dovuto sia alla maestria dell’Autore che ai segni lasciati sulla decorazione dal lungo abbandono del secondo dopoguerra: scrostature e larghe cadute di colore, vistose scritte dei vandali dell’epoca che nascondono graffiti più antichi visibili solo a occhi esperti.