GUIDONIA - Impianto di biometano: c’è il vincolo boschivo e nessuno se n’è accorto

Per realizzarlo verrebbero abbattuti ulivi secolari

Quando fu presentato il progetto in Comune non c’è stato un impiegato che abbia letto le carte.

E negli uffici regionali è andata allo stesso modo.

E’ un susseguirsi di colpi di scena il caso dell’impianto per la produzione di Biometano da fonti rinnovabili progettato dalla “Montecelio Renewables S.r.l.” nelle campagne tra Guidonia Centro e Montecelio, autorizzato dalla Regione Lazio attraverso la Procedura Abilitativa Semplificata a seguito del “silenzio-assenso” da parte del Comune di Guidonia Montecelio (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line Tiburno.Tv, l’area in cui è progettato l’impianto sarebbe interessata parzialmente dal vincolo boschivo presente nel Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) essendo caratterizzata da numerosi ulivi secolari.

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E la presenza del vincolo escluderebbe per la “Montecelio Renewables S.r.l.” la possibilità di veder autorizzato l’impianto attraverso la Procedura Abilitativa Semplificata.

A scoprirlo sono stati i membri del neonato Comitato “Montecelio-No Gas”, un gruppo organizzato da Fabrizio Pirro, uno dei più strenui oppositori dell’impianto insieme a Nicola Comparone, Pierluigi Cerqua, Tiziana Ieraci, Mauro Del Grande, Michele Stasi, Karim Garberini e Graziano Del Grande.

Venerdì 11 aprile lo stesso Comitato “Montecelio-No Gas” ha organizzato un incontro pubblico in piazza San Giovanni a Montecelio per dire “no” all’impianto per la produzione di Biometano da fonti rinnovabili in via Colle Spinello (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

In quell’occasione il Comitato ha iniziato una petizione popolare che punta a raccogliere mille firme per scongiurare la sua realizzazione.

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A stabilire se l’impianto di biometano sia legittimamente autorizzato o meno sarà il Consiglio di Stato al quale nei prossimi giorni l’amministrazione comunale di Guidonia Montecelio farà ricorso contro la sentenza del Tar del Lazio che ha annullato l’annullamento del permesso in autotutela (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

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