GUIDONIA – Nuove occupazioni nelle case confiscate alla criminalità organizzata

A ottobre 2024 furono sgomberate 9 famiglie rom, ma decine di alloggi sono occupati da italiani

I sigilli e le catene applicati un anno fa rimossi e sostituiti con nuove catene e lucchetti.

Accade nel complesso immobiliare di via Giotto, nel quartiere residenziale di “Pichini” di Guidonia, confiscato a giugno del 2017 dalla Procura Distrettuale Antimafia alla criminalità organizzata.

Due immagini di sigilli e lucchetti rimossi e sostituti

A segnalare il caso ieri sera, domenica 28 settembre, è stato il consigliere comunale del Partito Democratico Emanuele Di Silvio.

“Evidentemente stanno preparato l’ennesima occupazione – denuncia pubblicamente il capogruppo Dem in Consiglio comunale a Guidonia Montecelio – Non sappiamo se al momento le abitazioni siano già state effettivamente occupate, ma il dato certo è che gli accessi sono stati manomessi con l’uso di frullini e già sostituiti con nuove chiusure.

È chiaro quindi che l’intenzione è di procedere a una nuova occupazione abusiva nelle prossime ore. Ho provveduto immediatamente a segnalare la situazione agli organi competenti, affinché si intervenga con urgenza.

La legalità non può essere calpestata”.

Vale la pena ricordare che il complesso di via Giotto è attualmente amministrato dalla competente “Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata” (ANBSC), in attesa di definitiva e meritevole destinazione a fini sociali.

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Tuttavia decine di appartamenti sono occupati da oltre sette anni da parte di famiglie per la maggior parte italiane provenienti dalle periferie romane, come San Basilio, Tor Sapienza e Torbellamonaca.

Sopra e sotto, alcune immagini dello sgombero ordinato dal Questore il 17 ottobre 2024

Il 17 ottobre dell’anno scorso il Questore di Roma Roberto Massucci inviò Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale e Guardia di Finanza per sgomberare otto alloggi occupati da 9 famiglie rom (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Almeno 7 nuclei provenivano dal campo nomadi abusivo dell’Albuccione, anch’esso sgomberato a dicembre 2024, e 4 famiglie risultavano già beneficiare dei contributi straordinari concessi dal Comune di Guidonia Montecelio per agevolare il pagamento del deposito cauzionale e del canone di locazione per l’abitazione.

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Un quinto nucleo risultava provenire dal campo abusivo dell’Albuccione e aver sottoscritto il cosiddetto patto di corresponsabilità, manifestando la volontà di allontanarsi dall’accampamento e di reperire una soluzione abitativa idonea rispetto alle baracche fatiscenti, prive di servizi igienici e fognature in cui avevano vissuto finora: tuttavia, il contributo previsto non fu erogato e per questo è stato bloccato dai Servizi sociali.

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