Il tavolo di concertazione
Ad accogliere i quattro portavoce della comunità Rom, oltre al Sindaco Proietti c’erano l’assessore ai Servizi sociali Maria Luisa Cappelli, il consigliere del sindaco con delega all’Integrazione Salvatore Ravagnoli, i consiglieri comunali Gabriele Terralavoro e Damiano Leonardi. “Partiamo da zero – dice Ravagnoli -, e l’obbiettivo è quello di conoscere in dettaglio i numeri dell’insediamento per provare a costruire un percorso insieme”. “Abbiamo bisogno di conoscere meglio la realtà di Stacchini per mettere in campo quanto è a nostra disposizione per aiutarvi – dice l’assessore Cappelli – gli sbomberi si sono rivelati inutili, per questo l’amministrazione non ha intenzione di farli”.
Sostegno ai bambini
Tra i progetti messi in campo per favorire l’integrazione, c’è quello di sostegno alla scolarizzazione per i minori che vivono a Stacchini e che sono iscritti a scuola a Tivoli. Esonero dal pagamento del servizo mensa e trasporto con il pulmino da scuola al campo. Queste sono le prime misure che la Cappelli sta provando a garantire. Tra gli altri, per le famiglie, la messa a disposizione dell’acqua. Temi che affronteranno anche con le altre realtà associative che si occupano dei Rom: Comunità di Sant’Egidio, Caritas, Associazione 21 luglio.
“Basta roghi”
“Il nostro sostegno arriva laddove c’è la reale volontà di integrarsi e di collaborare con l’amministrazione – dice Proietti -, per ora la situazione di Stacchini non verrà gestita come ordine pubblico ma se gli incendi, creati anche per ricavare il rame, andranno avanti, ci sarà un cambio di rotta”. Parole a cui i Rom rispondono rassicurando che “non si brucerà più”. Situazione che verrà comunque continuamente controllata e monitorata dal presidio fisso h24 all’ingresso di Stacchini, gestito dai volontari della protezione civile da lunedì 10 novembre.
Un percorso sicuramente difficile e lungo. Ma un primo passo è stato fatto.
Veronica Altimari
