Fantasia e creatività: ecco i presepi più votati del contest di Tiburno

Una vetrina d’eccezione per tutti quanti vivono la passione di rappresentare la Natività e che hanno voluto prendere parte all’iniziativa a premi lanciata da Tiburno.tv.
Dopo il successo dello scorso anno con la “gara” tra alberi di Natale, quello che ne è venuto fuori al termine del concorso 2014/2015 è stata una bellissima collezione di immagini di presepi fatti in casa ma che testimoniano un amore non comune nel voler ricostruire l’ambientazione, storica e geografica, della nascita del Bambino Gesù.
A conquistare più “mi piace” in assoluto è stato Salvatore Capolongo (404) che come primo premio ha vinto un buono da 500 euro per trattamenti estetici messo in palio dal Centro Estetico della Farmacia Rossetti in via Maremmana Inferiore 300 a Villanova di Guidonia. Sul podio Moreno Fabrizi (331) che ha vinto un buono per una cena di quattro persone per un valore di 150 euro offerto dal ristorante Il Torchio in via Maremmana Inferiore km 0,400 di Villa Adriana, e Fausto Traini (249) che ha vinto un buono spesa per un valore di 100 euro offerto dal supermercato Léon di via Tiburtina Valeria km 35 di Tivoli.
E così in vetrina sono finiti “pezzi” artistici come quelli di Simone De Vincenzo e Antonia Pagano che hanno realizzato i modelli delle abitazioni del presepe ispirandosi alla Betlemme di due millenni fa.
Oppure il diorama realizzato dal maestro Fabrizio Silvi che ha prestato la sua opera insieme a Sara Cherubini per realizzare il laboratorio artistico sull’arte dei presepi a Monteflavio per la IV edizione della Mostra presso la Pieve Romanica di San Martino. Le Natività di Domenico e Patrizia del Raso, immaginate rispettivamente sotto il tempio della Sibilla e all’interno di Villa d’Este a Tivoli. Michele De Bonis ha riciclato una vecchia tv per ospitare la capanna con Gesù Bambino, Annalisa da Tivoli invece ha decorato il vetro di un’ampia finestra. Tante le rappresentazioni più “classiche” e bellissime, oltre alle originali come il presepe nel bauletto “a prova di gatto” di Simona De Luca, quello in un cestino di paglia di Annalaura Religi, quello di Eleonora Zazza realizzato con il Das, la composizione a più piani di Giuseppe Nesticò, quello in un vaso di fiori di Nicoletta Tozzi, quello fatto con rigatoni e bucatini di Tiziano Sassi, quello di conchiglie di Angelo Pisu, quello murale di Alice Lucci o quello nel bottiglione di vetro di Maria Rosaria Galasi. Una carrellata di presepi tutta da sfogliare e un applauso a tutti i partecipanti che hanno dimostrato grande talento artistico.

 

 

I classificato: Salvatore Capolongo (404 “mi piace”)

Salvatore Capolongo1 Salvatore Capolongo2

Le sue origini partenopee lo hanno senza dubbio aiutato. E così Salvatore Capolongo, 45 anni, guardia giurata, residente a Villa Adriana, si aggiudica il concorso “Il mio presepe” con più di 400 preferenze. Un lavoro accurato, minuzioso e preciso della natività di Gesù Bambino e di tutto il territorio che gli gravita intorno. L’amore per il presepe è evidente in ogni dettaglio: i personaggi statici e in movimento, le montagne in cartapesta, le luci a led posizionate egregiamente, gli alberelli ricavati dall’albero di natale. Il tutto messo insieme con tanta fantasia e 5 giorni di lavoro. “Mia moglie mi ha messo un po’ di fretta perché ovviamente avevo rivoluzionato il salone – racconta Salvatore -, ma il risultato è buono. Anzi, il prossimo anno lo farò ancora più grande”. 

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Salvatore Capolongo con famigliaE pensare che già così, lo spazio preso dal suo presepe è importante, visto che occupa gran parte della sala: “Ho iniziato con una grandezza massima di 20 centimetri, in base allo spazio che avevo a disposizione – dice -, in fondo l’importante era farlo. Poi via via mi sono allargato, così da poter mettere molti più dettagli, personaggi, strutture”. Costruito utilizzando molti materiali recuperati in giro come le cortecce degli alberi, il muschio, i sassi, il legno. Adattandosi ai tempi di oggi: “Amo la tradizione, ma oggi si deve utilizzare anche la tecnologia nei presepi, come i motori per spingere i personaggi, il corso d’acqua”.
Una passione che arriva da molto lontano. Da quando Salvatore costruiva un presepe grande quanto un altare di una chiesa in provincia di Avellino. “Il parroco sapendo di questo mio amore per il presepe mi dette la possibilità di farlo per la chiesa, un’esperienza unica visto la grandezza dello spazio a diposizione che, come tutti dovrebbero sapere, ha in proporzione i suoi personaggi”.
E malgrado sia lui il vincitore, l’ambito premio è stato consegnato quasi direttamente alle donne della sua bella famiglia: la moglie Maria Rosaria e le figlie Annalisa e Monica. “Sono contento così”, sorride Salvatore che già pensa a quanto sarà “doloroso smontarlo”.

 

II classificato: Moreno Fabrizi (331 “mi piace”)

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Moreno Fabrizi, 39 anni, libero professionista di Villanova, grazie all’aiuto del suo valido assistente, il nipote Matteo di otto anni, ha realizzato un super presepe che ha occupato tutto l’ingresso della sua casa. Costituito da tre parti distinte e collegate da altrettanti sentieri fatti di muschio e piccole pietre che l’ha reso senza dubbio molto originale. “Ogni volta che dovevo attraversare il salone tiravo giù un alberello”, racconta la moglie Claudia che, come darle torto, finite le feste sogna di potersi riappropriare della propria casa.

Un lavoro lungo 19 ore “fatto principalmente di sera quando rientravo dal lavoro”, racconta con soddisfazione Moreno. “Ho iniziato occupando solo una parte della sala, ma nel corso degli anni ho preso sempre più spazio arrivando a questo straordinario risultato – spiega -. Ho usato tutto materiale recuperato in giro per il quartiere, come le foglie secchi, il muschio, il legno, le pietre. Moreno Fabrizi col nipote MatteoHo aggiunto giusto i 13 chilogrammi di farina di polenta per fare la sabbia e l’ovatta utilizzata per creare la neve sulle montagne di cartapesta”. Ha speso solo un centinaio di euro per costruire il presepe che “vorrei tenere ancora un po’ se Claudia me lo permette”.
Una struttura natalizia che ha portato curiosità e allegria in famiglia durante le feste. Con amici e parenti che, entrando in casa, venivano catapultati così “all’interno del territorio di Betlemme”.
Una ricostruzione fedele e tradizionale, composta da polistirolo per il tempio, corteccia di ulivo per la grotta della natività, rami di ulivo. Una passione che porta avanti fin da bambino grazie alla mamma, da cui ha recuperato numerosi personaggi che vivono oggi all’interno del suo presepe. “Sono molto contento di essere arrivato secondo su ottanta presepi presentati – dice -, Il prossimo anno farò ancora meglio”.

 

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III classificato: Fausto Traini (249 “mi piace”)

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La passione per i presepi ce l’ha fin da bambino. Tanto che ogni anno, in compagnia della moglie Maddalena e la figlia Melissa, si reca a San Gregorio Armeno, a Napoli, per trovare personaggi e idee nuove da utilizzare a Natale. Fausto Traini, guardia giurata di 53 anni, di Tor Lupara, si aggiudica il terzo posto nel concorso organizzato da Tiburno “Il mio presepe”. Con una splendida ricostruzione di Gerusalemme e della natività frutto della sua creatività e passione, che gli è costato un mese e mezzo di lavoro. “Amo il tradizionale, quindi ho lavorato basandomi sul classico e utilizzando personaggi che ormai mi porto dietro da molti anni – racconta Fausto. Ho lavorato liberando la mia creatività, senza un progetto prestabilito, ed eco il risultato. Sono davvero molto soddisfatto”.

fausto traini con la mogliePer costruire il suo presepe Fausto ha speso solo 60 euro. Ha utilizzato legno e polistirolo per le case e le montagne, due personaggi a motore, di cui uno fatto intermante da lui, un fontana collegata ad un ruscello d’acqua governato sempre a motore, mentre il muschio, le pietre, le cortecce d’albero e le le ha recuperate “in giro per la città”. “Mi sono dedicato molto hai dettagli, come la frutta nelle ceste costruita a mano con il das e poi dipinta, i panni stesi, le scalette delle case”, racconta. Tutto da solo con un “piccolo supporto al cantiere da parte di mia moglie” racconta sorridendo. 

E in fondo è una passione che ripaga. Oltre al concorso di Tiburno a cui si è posizionato terzo, ha vinto al primo posto quello organizzato dal gruppo Facebook “sei di Tor Lupara se..”. “Una grande soddisfazione questi risultati – dice -. Sono già pronto per il prossimo anno. Voglio fare un presepe molto più grande”.

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