M: Eravamo io e mia cognata Manuela, quando nell’ecografia il dottore ha visto due puntini e non uno soltanto … all’inizio un po’ di apprensione mi è venuta, ma solo per attimo. Uscite fuori abbiamo telefonato ad Alfonso, appena ha risposto ho esclamato: “Aspetto due gemelli” dopo un minuto di silenzio lui ha detto: “Stai scherzando?”. Per convincerlo l’ho dovuto portare alla seconda ecografia!
E Patrick, come l’ha presa?
M: È stato subito contentissimo. Li voleva proprio così: un maschio e una femmina. Quando erano più piccoli li prendeva in braccio e dava loro il biberon. Ora ci gioca, sono come dei bambolotti per lui.
Com’è stata la gravidanza?
M: A parte il pancione? Tutto bene, una gravidanza tranquilla: pensa ho preso più chili con Patrick che con loro.
Patrick, Gabriel e Harahel, tre nomi non proprio comuni, come li avete scelti?
M: Patrick perché ci piaceva per il nostro primogenito un nome non proprio comune. Harahel, è il nome di un angelo, più precisamente l’angelo custode di mia zia Katia che ci ha lasciati alcuni anni fa. E Gabriel piaceva a mio marito!
M: Si svegliano con Patrick. Lui inizia a prepararsi verso le 7.30 per andare a scuola, alle 8 i nonni lo accompagnano e io inizio a preparare i gemelli. Dopo la colazione giochiamo fino ad ora di pranzo. Mangiano già le pastine, prima li allattavo al seno. Dopo pranzo fanno il loro pisolino e aspettiamo che il papà torni a casa.
A: Io di solito mi dedico alla preparazione della cena: pasta e carne, sono le mie specialità! Siamo una squadra collaudata ormai. Cambio pannolini, faccio bagnetti, aiuto mia moglie come posso.
P: Anche io cucino, lo sai? Faccio i teneroni e l’uovo in padella, mi vengono benissimo!
Quando saranno più grandi: stessa classe o classi separate?
M: Se fossero stati due maschi o due femmine avrei risposto classi separate, ma visto che sono maschio e femmina potranno anche stare nella stessa classe.
A: Siamo d’accordo su questo. Sarà bellissimo vederli recitare insieme nelle rappresentazioni scolastiche.
È vero quello che si dice sulla complicità dei gemelli?
A: Si! Verissimo. Guardali (mentre parliamo Gabriel aiuta Harahel a scalare un mobile del salotto), dove non arriva uno arrivano in due!
M: Sono complici in tutto. Pensa che hanno già fatto delle belle marachelle: hanno allagato il bagno. Se non li senti, è sicuro ne stiano combinando una delle loro.
Mariateresa tu sei una grafica e una stilista, immagino ora avrai meno tempo, come fai?
M: Dal lavoro di grafica mi sono licenziata, non avrei potuto lasciarli a tre mesi (fine del periodo di maternità, ndr). Ho sempre cucito, adesso realizzo i miei capi quando loro dormono, oppure quando viene mia madre a tenerli.
L’amore che una madre prova per i gemelli è diverso da quello per un figlio unico: sei d’accordo?
M: Si e no! Cioè penso sia normale, amarne uno non può essere come amarne due, nel mio caso tre! La formula della mia vita oramai è Amore x 3 che come risultato da gioia alla terza!
di Gioia De Bonis