Mentana – Rifiuti, il Tar accoglie il ricorso della Paoletti. Tutto torna come prima

In breve i fatti. Il 9 giugno il Tar del Lazio ha annullato il bando da 14 milioni di euro, che doveva portare alla raccolta differenziata “porta a porta”. Dopo appena un mese dunque addio alla società Cooplat-Paoletti. Il 19 giugno Benedetti è diventato sindaco e il 14 luglio ha annullato il bando, interpretando in questo modo la sentenza, e quindi affidato nuovamente il servizio alla Gesepu, l’ex municipalizzata che aveva gestito il servizio fino al 31 maggio. Ieri, venerdì 15 luglio, tutti i dipendenti comunali che da Gesepu erano stati assorbiti da Cooplat-Paoletti, vincitrice del bando, sono tornati di nuovo a Gesepu. In giornata, però, nuovo colpo di scena. La nuova ditta ha chiesto la sospensiva e il Tar del Lazio l’ha accolta. Oggi, sabato 16 luglio, la Gesepu avrebbe dovuto raccogliere i rifiuti a Mentana, ma viste le novità di queste ore il servizio torna alla Cooplat-Paoletti che ha vinto il bando. In poche ore tutti i dipendenti – circa 15 – dovranno dunque lasciare per la seconda volta in pochi giorni la Gesepu ed essere assunti dalla nuova ditta.
“Le ragioni addotte a sostegno della gravata ordinanza non sembrano giustificare la contestata decisione – si legge nella motivazione dei giudici di queste ore – tenuto conto delle esigenze di continuità del servizio e delle modalità e condizioni che caratterizzano il servizio svolto dalla società ricorrente, avuto particolare riguardo alla raccolta domiciliare dei rifiuti, il cui inizio è previsto per il 24 luglio 2016, ed alle condizioni economiche del servizio. Non è dato comprendere quali gravi ed irreparabili pregiudizi e nocumento alla salute pubblica, e quali ‘inevitabili inconvenienti di natura ambientale ed igienico-sanitaria’ si siano intesi evitare, mediante adozione della gravata ordinanza, che possano essere riconducibili allo svolgimento del servizio da parte della società ricorrente e che inducano all’affidamento del servizio al precedente gestore che operava in virtù di proroga a fronte di un contratto scaduto”.


Prossimo capitolo della telenovela: il 14 settembre 2016, quando il Tar si esprimerà nel merito rispetto a quest’ultimo ricorso. A seguire ci saranno il Consiglio di Stato rispetto al primo annullamento del bando, la richiesta di risarcimento danni in sede civile di Gesepu per 8 milioni di euro eccetera eccetera eccetera.

Fa. Or.

 

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