La salma è arrivata qualche minuto prima delle ore 10, seguita dai familiari. Papà Roberto è il primo a scendere, dietro di lui c’è mamma Simona Romano e i fratelli. Il dolore è fortissimo “E’ la cosa peggiore che possa accadere – esclama il papà – non esiste ferita più grande”. Ed è proprio l’uomo a portare dentro la chiesa il feretro del figlio.
Il funerale è durato circa 40 minuti. Poi l’uscita della bara bianca, alle 10.48. E le lacrime. Tutti si stringono intorno alla famiglia. La salma, prima di dirigersi al cimitero di Prima Porta, è passata nella frazione di Albuccione per poi raggiungere il bar Europlanet per un ultimo saluto.
Ad attenderlo, in piazza Aldo Moro, una folla di gente e numerosi striscioni tra cui si legge “Ciao leggenda” e ancora “Per sempre con noi Lele vive”.
Già dal giorno successivo alla morte del ragazzo, all’interno del parco degli Aromi a Colle Fiorito, sono arrivati numerosi pensieri e mazzi di fiori.
La vicenda
Emanuele Taormina e Simone Brunetti sono i protagonisti della triste vicenda dello scorso 12 giugno. A bordo di un Fiat Fiorino bianco, rubato la notte prima, hanno atteso e tentato di rapinare in via dei Sambuchi a Colle Fiorito, un uomo a bordo di una Fiat Punto, che come ogni lunedì andava a depositare l’incasso in un istituto di credito della zona, alle 8 del mattino. In quel momento si trovava a passare un poliziotto fuori servizio, 50 anni e atleta Fiamme Oro, che ha sventato il colpo e aperto il fuoco contro i due rapinatori. Taormina si è accasciato senza vita all’interno del Parco degli Aromi, a pochi metri da Brunetti, ancora ricoverato in condizioni critiche al Policlinico Umberto I di Roma.
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