Nomentana Hospital, la nota della Asl: “Non è opportuno trasferire i pazienti malati di Covid”

I pazienti Covid del Nomentana Hospital non verranno trasferiti. La Asl Roma 5 ha risposto lo scorso 31 marzo alla nota del presidente Desiderata Berloco, respingendo questa possibilità. Nella lettera inviata alla struttura di Fonte Nuova – e pubblicata poco fa dal comune di Fonte Nuova – si parla della possibilità che il numero di contagiati nella casa di cura possa salire rispetto a quelli previsti, ossia i 18 infettati inizialmente e i 49 trasferiti da Nerola.

“Conveniamo sulla non opportunità clinica al trasferimento dei pazienti, stante le condizioni di estrema fragilità, che per la sicurezza degli stessi, non ne consiglia la movimentazione – si legge nella lettera della Asl – inoltre la situazione di altri pazienti della struttura lascia supporre un progressivo peggioramento delle condizioni e una possibile positivizzazione degli stessi. L’incremento potenziale del numero dei positivi renderebbe ulteriormente difficile le operazioni di trasferimento. A ciò si aggiunge che altra struttura interpellata in ordine alla possibilità di accogliere un numero di almeno sessanta pazienti ha dato la disponibilità, ma solo a partire dai primi giorni della prossima settimana”.

La Asl spiega di aver sentito l’Unità di crisi della Regione Lazio per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 dell’assessorato alla Sanità. In seguito al colloquio il direttore generale ha disposto.

“Che sia praticato il tampone, in aggiunta ai tamponi sin qui effettuati in misura di circa 190, a tutti i pazienti presenti presso la struttura e di proseguire con i dipendenti della struttura stessa – si legge ancora nella nota – di contenere tutti i pazienti risultanti positivi al terzo piano, isolando i pazienti ancora in attesa di tampone. Di incaricare il dottor Mario Ranuzzi di assumere il coordinamento sanitario, adoperandosi ad assicurare tutte le misure sanitarie necessarie, anche in isolamento completo delle strutture interessate, funzionali ad assicurare la sicurezza degli ospiti ivi presenti e degli operatori; la dottoressa Luigia Carboni di assegnare tre unità infermieristiche per turno anche avvalendosi di personale appositamente contrattualizzato; il dottor Alberto Perra di assumere il controllo sistematico delle misure di igiene all’interno della struttura; il dottor Ugo Donati della supervisione delle misure adottate riferendo ogni 12 ore al direttore generale”.

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