L’America è chiamata a votare e quest’anno dovrà scegliere tra il presidente in carica Trump e il democratico Biden. Nei vari “match” in cui i due candidati si sono confrontati/scontrati sono stati tirati in ballo grandi temi, come l’aborto, i diritti dei lavoratori e dei cittadini e, soprattutto, il vaccino contro il COVID-19.
A causa della pandemia di Coronavirus, qualcosa è cambiato nella possibilità di votare negli Stati Uniti: un dato importante è quello della crescita degli elettori a distanza che hanno votato anticipatamente. Decine di milioni di americani coprono infatti i requisiti per poter usufruire del servizio postale per votare e, a causa dell’epidemia, questo bacino di utenza è aumentato: sono circa cento milioni i cittadini che hanno votato mediante il sistema dell’early voting (la possibilità di votare in anticipo per posta o nei seggi aperti prima dell’election day).
Il grande dilemma che sta sorgendo in questo periodo è: alla fine della “maratona” (che si terrà durante le ore notturne) si potrà veramente acclamare un vincitore, o lo si farà dopo qualche giorno?
L’ipotesi infatti si fonda proprio sul fatto che maggior parte delle votazioni sono avvenute mediante il sistema postale. A tal proposito, non molto tempo fa, il consigliere generale Thomas Marshall aveva firmato una lettera che riportava:
“Le scadenze per la richiesta e la trasmissione delle schede elettorali per posta sono incompatibili con gli standard di consegna del servizio postale. Questa discrepanza crea il rischio che i voti non arrivino in tempo per essere conteggiati in base alle leggi dei vostri Stati”.
Se siete interessati a conoscere “in diretta” il risultato definitivo potete seguire le dirette a partire dalle 5:00 del 4 novembre (in Italia).