AstraZeneca, in attesa del no ai giovani

E sui richiami le Regioni procedono in ordine sparso

AstraZeneca che fare, bloccare la somministrazione agli under 60?

È probabilmente questa la domanda che  preoccupa maggiormente le famiglie e alla quale stanno tentando di rispondere Cts e ministero della Salute. Ma in cabina di regia c’è anche la questione dei richiami e in proposito le Regioni si stanno muovendo in ordine sparso: open day revocati o sospesi in via cautelativa rispettivamente in Campania e Sicilia mentre non risulta che il Lazio abbia bloccato l’iniziativa over 18 con ticket virtuale.

Nel frattempo l’Aifa ha diffuso il Quinto rapporto sulla sorveglianza dei vaccini Covid-19. Al 26 maggio risultano 204 segnalazioni di reazioni avverse ogni 100 mila somministrazioni, per la maggior parte non gravi: il vaccino con il tasso più alto di eventi, in proporzione alle dosi somministrate, è Astrazeneca (236 ogni 100 mila contro i 214 di Pfizer). Sono stati inoltre segnalati 328 casi “con esito decesso”: 213 legati a Pfizer, 58 a Moderna, 53 ad Astrazeneca, 4 J&J.

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L’età media delle persone che hanno avuto un sospetto evento avverso è 48 anni, ma l’incidenza maggiore si registra nella fascia 20-29 anni. Tra gli eventi avversi gravi di AZ, com’è noto, rientrano le trombosi cerebrali segnalate nell’ordine di 1 caso ogni 100 mila dosi, in linea con quanto osservato a livello europeo.

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