QR code tatuato sulla pelle

L'idea di un giovane che rimarrà indelebile

Critiche

L’idea è venuta ad un ragazzo reggino di 22 anni, Andrea: farsi tatuare sul braccio il QR code che, se inquadrato, rimanda attraverso un link al proprio codice del Green pass.

Una decisione questa che sta facendo discutere molto ma il protagonista della vicenda non ci ha pensato due volte: “È stato come dipingere un momento particolare della mia vita. Ho voluto rappresentare le difficoltà del momento attraverso un tatuaggio che resterà indelebile e rappresenterà un periodo storico della mia esistenza”, ha raccontato al Corriere della Sera.

Andrea, insieme al tatuatore, ha voluto verificare l’efficacia della sua idea, insomma una prova del nove al ristorante. Ha funzionato ma il giovane ha dovuto faticare non poco per far testare l’attendibilità del codice.

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“Ci sono in giro persone con dei tatuaggi veramente brutti. Perché dovrei giudicare il ragazzo?”, scrive un utente su Fb cui fa eco un altro commento: “Il green pass va esibito in formato cartaceo o digitale. Altri modi non sono ammessi.  Solo voglia di notorietà”.

L’artista che ha realizzato il tatoo ha ricevuto invece critiche con l’accostamento del tatuaggio al “marchio” sulla pelle degli ebrei nei campi di concentramento.

 

 

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