Oggi è il giorno dell’addio al professor Delfo Galileo Faroni. La camera ardente è stata allestita presso il suo studio all’INI di Grottaferrata e resterà aperta dalle fino alle 11. A mezzogiorno nel piazzale della clinica la cerimonia di commemorazione.
Al dolore della famiglia – la moglie Nadia e i figli Christopher e Jessica – si sono associati i lavoratori dell’Ini e l’amministrazione comunale di Grottaferrata che in suo ricordo ieri durante il consiglio comunale ha rispetatto un minuto di silenzio.
“E’ stato fondatore dell’INI e decano della Medicina italiana”, lo hanno ricordato tutti. Il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti, ha promesso “all’illustre medico l’omaggio dell’intera comunità cittadina”.
Un personaggio chiave per Tivoli dove aveva scelto di vivere. Nato a Roma, l’8 agosto 1920, laurea in Medicina, reumatologo sulle orme dello zio, Tommaso Lucherini. Allievo prediletto del professor Nicola Pende, con lui si avventura nei misteri dell’endocrinologia. Diventerà un grande medico, consultato per due pontefici malati, Pio XII e Giovanni XXIII, convocato a Doha dall’Emiro del Qatar per farsi visitare. Lo ammira, divenendone amica, il Nobel Levi Montalcini. Nel 1947 a Roma fonda l’Ini, in uno studio medico specializzato in reumatologia e terapia fisica in via Torino a Roma il suo disegno più ambizioso: la creazione di strutture sanitarie. A livello nazionale e universitario. Nascono Centri di eccellenza a Roma, Grottaferrata, Tivoli, Canistro, Veroli, Guidonia, Fonte Nuova. All’avanguardia perché il Professore intuisce il ruolo della tecnologia: la Roentgenterapia, il litotritore per la calcolosi renale e la prima RMN. Senza mai dimenticare l’uomo. Ed ecco la rivoluzione: “la struttura aperta”. Nei Centri INI, il paziente non è un numero ma un soggetto attivo. Nel 2017, in occasione del settimo decennale della fondazione, INI è stato pubblicamente celebrato dall’allora ministra della Salute, Beatrice Lorenzin e dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. A luglio del 2020, in occasione dei suoi cento anni, il professor Faroni fu omaggiato con un particolare riconoscimento da parte dell’Ordine dei Medici.
Filantropo, appassionato di cultura, teatro, giornalismo, grazie al quale si rese autore di numerosi articoli di divulgazione scientifica. E’ ricordato anche nel mondo dell’imprenditoria per aver messo in commercio il marchio dell’acqua naturale Santa Croce che sgorga dalla fonte di Canistro in Abruzzo, ideale per chi ha problemi di reni.
Dagli anni della Seconda Guerra Mondiale è rimasto sempre particolarmente vicino alla Comunità Ebraica di Roma dopo essere riuscito a salvare la vita ad alcuni detenuti ebrei durante l’occupazione nazifascista.