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Vino: una buona annata anche a nord-est

Tra gelate e caldo (e talvolta cinghiali), i vigneti hanno prodotto buone qualità ma in minor quantitativo

 

I numeri dicono che questa targata 2021 è un’ottima annata per il vino ma non è esattamente tutto rose e fiori, come si dice. Perché ce n’è di buona qualità ma con un calo produttivo di almeno il 10%, come è successo in tutto il Lazio. E anche il territorio del nord-est si allinea a questa stima: secondo la Coldiretti il dato è leggermente inferiore rispetto a quello dello scorso anno, causa condizioni climatiche non ottimali, come le gelate dei primi giorni di aprile e la siccità dei mesi estivi. Questo lo confermano gli agricoltori, da Monterotondo a Moricone a Capena, dove hanno avuto a che fare pure con incendi e attacchi dei cinghiali. Tiburno li ha intervistati per le pagine di economia, raccontando le loro difficoltà ma anche le prospettive future, tra messa a dimora di nuovi vigneti, nascita di siti per il commercio online (e per portare così il “gusto” del vino tipico in tutta Italia e perché no, oltre), premi. Con la considerazione che, a partire dal lockdown, la gente si è accorta della unicità dei vini locali, tanto che c’è stata una crescita nel loro acquisto del +9,7%, crescita che non dovrebbe diminuire nel futuro, poiché ormai si è attenti ai prodotti del territorio, preferendoli ad altri.

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