David di Donatello, sette statuette a “Io Capitano” di Matteo Garrone

“C’è ancora domani” di Paola Cortellesi vince sei premi. Migliori attori Elio Germano e Michele Riondino

Miglior film, regia, fotografia, montaggio, suono, produttore ed effetti visivi.

Il regista Matteo Garrone, vincitore di 7 David di Donatello per il film “Io Capitano”

Così ieri sera, venerdì 3 maggio, il film “Io Capitano” di Matteo Garrone ha sbancato la 69esima edizione dei premi David di Donatello, per la prima volta in onda in prima serata su Rai 1 dagli studi di Cinecittà con la conduzione di Carlo Conti e Alessia Marcuzzi.

Le avventure di Seydou e Moussa che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa hanno convinto la giuria, diversamente da come era accaduto nella notte degli Oscar dove Matteo Garrone era in nomination.

L’attrice e regista Paola Cortellesi, vincitrice di 6 David di Donatello per il film “C’è ancora domani”

Vince sei statuette il film campione d’incassi “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, storia del riscatto di una donna, moglie e madre, nella Roma della seconda metà degli anni Quaranta: David dello spettatore, il premio attrice protagonista alla stessa Cortellesi, il premio attrice non protagonista ad Emanuela Fanelli, il premio miglior sceneggiatura originale, il miglior esordio alla regia e il David giovani.

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Infine sono state 5 le statuette assegnate al film “Rapito” di Marco Bellocchio.

Elio Germano, vincitore del David Miglior attore protagonista per il film “Palazzina Laf”

Il premio per il miglior attore protagonista è stato assegnato a Michele Riondino per “Palazzina Laf” in cui era affiancato da Elio Germano che si è aggiudicato la statuetta per l’attore non protagonista.

Una standing ovation della platea del teatro 5 di Cinecittà ha salutato Vincenzo Mollica, vincitore del Premio Speciale alla 69esima edizione dei David di Donatello.

Il grande giornalista emozionato ha ringraziato il pubblico, il tg1, la Rai e Lello Bersani, “che mi ha insegnato, con educazione, signorilità e garbo, tante cose che non potrò mai dimenticare”.

“Se la cecità ti lasciasse per un attimo, cosa vorresti vedere?”, gli ha chiesto Carlo Conti.

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“Mia moglie e mia figlia”, ha detto commosso Mollica.

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