MARCELLINA – Boato e vibrazioni, l’ex assessora interroga il sindaco: che succede nel sottosuolo?

La consigliera Cinzia Cara chiede chiarimenti sul fenomeno tellurico che ha appanicato la popolazione

Che succede nel sottosuolo di Marcellina? Il boato avvertito è stato un crollo sotterraneo di una cavità erosa dall’acqua?

Sono soltanto alcuni dei quesiti posti al sindaco Alessandro Lundini da parte della Consigliera ed ex assessora Cinzia Cara in un’interrogazione urgente presentata stamattina, domenica 15 settembre, in riferimento al fenomeno tellurico che giovedì scorso 12 settembre ha fatto vibrare case e scuole tanto violentemente da mandare letteralmente nel panico la popolazione (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

A fronte della riapertura delle scuole prevista per domani, lunedì 16 settembre, nel documento Cinzia Cara interpella il sindaco per chiarire il motivo per cui “l’amministrazione Comunale in questi giorni non ha comunicato nulla tranne la chiusura e la riapertura delle scuole per tranquillizzare i propri cittadini per l’evento del 12 settembre”.

“Sono state avviate – è la domanda della consigliera Cinzia Cara – richieste urgenti di sopralluoghi con personale specializzato, conferenze dei servizi con la Regione, con la protezione civile Nazionale, i vigili del fuoco, e l’istituto Geologico di Roma?”.

Cinzia Cara contesta anche la nota con cui venerdì 13 settembre il Responsabile comunale ai Lavori Pubblici Massimo Imperiali in una nota al dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Marcellina, Luca Santella, e al sindaco Alessandro Lundini ha annunciato la riapertura delle scuole in quanto non sono state riscontrate criticità o lesioni all’esito delle verifiche effettuate nei plessi di via Regina Elena, via Alessandro Manzoni e via Carlo Alberto Dalla Chiesa da parte del personale dell’Ufficio tecnico insieme ai volontari della Associazione di Protezione civile comunale “Arfi Marcellina”.

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“Nel comunicato alla Direzione Scolastica – sottolinea Cinzia Cara – ci sono delle contraddizioni molto forti sul dichiarato per la riapertura dei plessi da parte dell’ufficio Tecnico Comunale, si parla di aver svolto unitamente al personale della protezione civile sopralluoghi e non avendo riscontrato criticità si riaprono le scuole.

Si parla nell’oggetto di evento sismico che invece non risulta ufficialmente da nessuna parte.

L’associazione di protezione civile prontamente ha smentito su Facebook, con il presente comunicato che riporto fedelmente:

“Quanto riportato dal comunicato emesso dall’ufficio tecnico, siamo a precisare che la protezione civile non è autorizzata a prendere decisioni sulla chiusure e riaperture dei plessi scolastici. Quindi comunichiamo che ogni decisione è stata presa dall’ufficio tecnico del comune di Marcellina quindi dichiariamo l’estraneità delle decisioni prese”.

Nell’interrogazione urgente a risposta scritta la consigliera comunale Cinzia Cara esprime “la necessità di capire se la detonazione potrebbe essere stato un crollo sotterraneo di una cavità erosa dal corso dell’acqua, visto che apparentemente non si evidenziano nessun danno ad edifici strade ecc.”.

E lancia una proposta.

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“Sarebbe bene – si legge sempre nell’interrogazione – chiedere con urgenza un finanziamento straordinario come fu nel caso del sinkhole per monitorare il territorio e capire a che profondità sia avvenuto?”.

Infine l’attacco politico all’attuale giunta di cui Cinzia Cara ha fatto parte, fino al 25 giugno scorso quando il sindaco Alessandro Lundini l’ha estromessa dall’Esecutivo di governo (CLICCA E EGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

“Ricordo – scrive Cinzia Cara nell’interrogazione – lo studio presentato a suo tempo da Enrico Salvatori, non ancora assessore all’urbanistica, che rivelava la presenza di undici sinkhole sotto il paese, “Marcellina rischia di sprofondare e i cittadini non lo sanno” era il titolo di un suo articolo dedicato al fenomeno, oggi come assessore all’urbanistica e territorio non si preoccupa più del nostro territorio?

Perché non è una sua priorità andare ad approfondire tale problematica, visto anche i forti i cambiamenti climatici?

L’incapacità amministrativa e l’ inerzia degli uffici nel gestire processi di particolare competenze, creano paura e frustrazione nella popolazione”.

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