PALOMBARA SABINA – Caccia i tordi col richiamo acustico: denuncia e sequestro del fucile

Il 51enne italiano beccato da Carabinieri Forestali e Guardie venatorie Lipu

Per facilitarsi il gioco e impallinarli a distanza ravvicinata utilizzava uno strumento vietato dalla normativa sulla caccia.

E gli era andata anche bene, visto che aveva già ucciso due uccelli prima che fosse scoperto.

Così sabato primo novembre un 51enne italiano residente a Palombara Sabina è stato denunciato dai Carabinieri Forestali della stazione di Guidonia Montecelio per la violazione della legge 157/92 sulla protezione della fauna.

Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv, i militari insieme alle Guardie Venatorie Volontarie della Lega Italiana Protezione Uccelli (Lipu) erano impegnati nella campagna “Recall9”, un’attività di controllo e contrasto dei furbi che violano la normativa sulla caccia e in particolare sull’utilizzo di richiami acustici elettromagnetici, apparecchi che emettono un suono attrattivo per i volatili.

LEGGI ANCHE  GUIDONIA - “Parco Logistico delle Acque Albule”, sviluppo e mille posti di lavoro

Durante il controllo in località Colle Fagiano, nelle campagne di Palombara Sabina, i Forestali e le Guardie Venatorie hanno avvertito il suono di un richiamo acustico elettromagnetico proveniente da un terreno aperto.

All’interno è stato sorpreso in flagranza il 51enne sabino col fucile caricato a pallettoni e nel cestello due tordi, oltre ad un richiamo acustico elettromagnetico in modalità “Tordo bottaccio”.

Per l’uomo è scattata la denuncia alla Procura di Tivoli e il sequestro di un fucile Beretta calibro 12 semiautomatico, di 6 munizioni e del richiamo illegale.

Durante gli stessi controlli di sabato primo novembre i Carabinieri Forestali della stazione di Guidonia Montecelio e le Guardie Venatorie Volontarie della Lipu hanno sorpreso altri tre cacciatori sanzionabili.

LEGGI ANCHE  GUIDONIA - Una strada dalla “48” alla Tiburtina passando nel giardino della balera

Nei confronti di un uomo di Roma e uno di Montelibretti è stata elevata una multa di 154 euro per omessa annotazione della giornata di caccia sul tesserino venatorio.

Verbale dello stesso importo anche a carico di un cacciatore di Palombara Sabina per omessa annotazione di cattura di fauna selvatica sul tesserino venatorio: l’uomo aveva appena ucciso una cornacchia da cucinare in brodo.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.