Mercoledì 26 novembre alle ore 18:00 presso la sede dell’Associazione Primo Maggio in via Veneto 6 a Paterno-Villa Adriana verrà presentato “Gli eroi di Roma”, il nuovo romanzo storico di Marco Quaranta, 52enne scrittore di Guidonia, funzionario comunale con una lunga esperienza nei Servizi sociali.
Durante l’evento, patrocinato dal Comune di Tivoli, l’autore dialogherà con Antonio Picarazzi.
Si tratta della terza opera firmata da Quaranta dopo “Il Guerriero di Roma” del 2023 e dopo “Roma vs Veio – Il duello mortale” del 2021 (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
“Gli eroi di Roma”, edito dalla casa editrice “Arpeggio Libero” di Lodi, è stato presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino a maggio del 2025 dove ha riscosso subito un grande successo.
Mercoledì prossimo lo scrittore racconterà al pubblico di come gli intrighi politici e gli amori del protagonista si incrociano e si scontrano in un periodo di estrema crudeltà e guerra in una Roma antica del IV secolo avanti Cristo.
“Il destino di Roma era la fortuna degli eroi… – spiega Marco Quaranta – vivere nella città prediletta di Giove, il padre dell’ordine celeste, e adempiere al suo volere: “Portare la pace e l’ordine nel mondo” in una società violenta e senza scrupoli.
I romani obbedirono scrivendo un nuovo inizio per tutto il mondo occidentale. Loro saranno il braccio armato di una rivoluzione che porterà Roma a conquistare l’intero Latium Vetus, alzando lo sguardo verso l’orizzonte, verso l’intera Italia, fino a raggiungere il mondo.
“La guerra non è mai una bella vicenda, ma rimane nella storia”
Dolore e onore sono l’essenza delle vite dei nostri eroi.
Le lame sono le armi più affilate, capaci di portare via la vita nel modo più doloroso che una persona conosca, finché non scoprono di saper amare.
La guerra insegna a non piangere a “combattere per la propria felicità, prima ancora che per il proprio onore”.
La guerra non conosce un dolore più forte della morte.
Ma la morte sa di non essere la peggiore assassina che vive nel mondo mortale.
Sul campo di battaglia puoi morire, in politica puoi essere emarginato… ma l’amore ti trasforma in un morto vivente con un dolore lancinante che si rinnova ogni giorno; cresce fino ad essere fatale senza ucciderti, portandoti via un pezzetto alla volta fino a che l’oblio non inghiotte il tuo cuore per sputarlo fuori e ricominciare il giorno successivo lasciandoti nella solitudine.
Non mettete alla prova la loro resistenza perché li troverete con gli occhi fissi su di voi, celati nel punto più buio del mondo a custodire il loro dolore.
“Quando ti accorgi che intorno a te c’è solo buio, nero come l’oblio, che anche il sonno ti ha abbandonato, solo allora ti senti veramente solo”.
































