Nella mattinata di venerdì 30 ottobre è stata scoperta la targa in memoria di Compagnucci in un’emozionate cerimonia che ha visto la presenza dei famigliari del dottore e tanti bambini delle scuole cittadine. A rappresentare il Comune il vice sindaco Andrea Di Palma.
Chi era
Valeriano Compagnucci era originario di Montecassiano, nel Maceratese, dove era nato il 6 dicembre 1910. Si è spento all’età di 90 anni il 31 luglio del 2011 nella sua casa di via Giulio Douhet a Guidonia. Per 65 anni è stato una vera istituzione nel campo della medicina nella Città dell’Aria.
Era un medico vecchio stampo Compagnucci, uno di quelli che preferiva la Medicina personalizzata basata su un rapporto di fiducia, di ascolto e consigli, a quella burocratizzata, uno che disconosceva il valore di quella alternativa, prescrivendo sempre farmaci tradizionali e mai quelli generici da assumere per un massimo di cinque giorni, ma solo in casi di malattia acuta.
Figlio di un segretario comunale e di una casalinga, Compagnucci era arrivato a Guidonia come tenente medico dell’aeroporto “Alfredo Barbieri”.
Era il 1947 e all’epoca il terzo Comune del Lazio contava solo diecimila abitanti e un unico medico condotto.
Condizione ideale per chi voleva fare della professione una missione. Quella missione l’ha portata avanti finché Dio gliene ha dato la forza. Roba da niente per uno che a inizio carriera girava a piedi dal centro della città fino a Montecelio, La Botte e Santa Lucia e che per anni è stato l’unico medico della mutua del territorio. 
Compagnucci per tre anni è stato anche assessore alla Sanità a Guidonia dove istituì il servizio di medicina scolastica, l’assistenza anziani, il consultorio materno-infantile e le equipe psicopedagogiche.
