Secondo alcuni storici quell’attacco definito dagli americani “infame” era già scritto, in un volume realizzato dall’ammiraglio Isoroku Yamamoto. Quindi, nessun fattore sorpresa come scritto sui libri di storia. L’avvenimento rammentiamo prende il via alle prime luci dell’alba del sette dicembre 1941, condotto da una flotta di portaerei della Marina imperiale giapponese contro la United States Pacific Fleet e le installazioni militari statunitensi di Pearl Harbor nell’arcipelago delle Hawaii. Il tutto è avvenuto senza una dichiarazione di guerra e la reazione degli Stati Uniti d’America è l’ingresso nella seconda guerra mondiale. Il ricordo dell’attacco giapponese del 7 dicembre 1941 è rappresentato dal monumento denominato “USS Arizona Memorial” costituito dal relitto della corazzata, immerso in pochi metri d’acqua, sormontato da una struttura fissa che ne permette la visione. Il 7 dicembre è ancora oggi ricordato come “il giorno dell’infamia” e le scuole ed istituzioni statunitensi issano la bandiera a lutto. Resta l’ombra di quel libro scritto dall’ammiraglio giapponese, che “annuncia” il modo migliore per recare un grosso danno al nemico non ancora dichiarato ufficialmente.
FGI