Michele crolla sulla tastiera, il fiato sospeso del pubblico, di chi non capisce, di chi è deluso dalle note di pocanzi che non hanno nulla a che vedere con la formazione che è sul palco, che solo a vederla trasuda pop rock da ogni poro della pelle.
Poi, tutto si anima e la musica esplode e irrompe sulla piazza. E’ l’incipit che apre i concerti dei “Favolabella”, gruppo nato a Tivoli e che proprio della musica ne ha fatto palestra di vita. Anni di “cantine”, pentagrammi e solfeggi che si ritrovano tutti lì, in un rimando di virtuosismi, coralità e cartavetrata che finiscono con il coinvolgere, canzone dopo canzone, e fino all’ultimo minuto, fino alla chiusura che riserva sorprese, colpisce e lascia il segno.
Pezzi che parlano di sociale, d’amore e di vissuto. Temi forti che prendono e trascinano. Qualcuno le canta pure, con loro. I testi sono raccolti in due CD, autoprodotti, che si sono evidentemente guadagnati nel tempo una piccola nicchia di estimatori.
Daniele Palombi, cantante e chitarrista, prima che i riflettori si spengano presenta gli altri componenti dei “Favolabella”: Vittorio Mascioni, leader della band e percussionista, Simone Facioni, chitarrista solista, Andrea Di Benedetto, bassista, Michele Teofoni, tastierista e Anna La Rosa, vocalist, che dà quell’impronta vocale e femminile che fa la differenza.
Dunque, le premesse per guardare al futuro ci sono tutte l’importante, ora, è non perdersi per strada affinché “Favolabella” lo siano per davvero.
