Aids, Guidonia in prima linea per la prevenzione

LA PRESENTAZIONE – Nelle mura di piazza Matteotti erano presenti, oltre a Russo, il  sindaco di Guidonia Michel Barbet, il Direttore Dipartimento Prevenzione ASL Roma5 Dott. Alberto Perra e il Dott. Flavio Pezzoli Operations Manager CAR. Il CAR è lo sponsor ufficiale dell’iniziativa, Pezzoli: “Siamo molto attenti al territorio. Molti dei nostri lavoratori e imprenditori vivono a Guidonia”.

Il Lazio, le Marche, la Toscana e la Lombardia sono le regioni dove la statistica della presenza della malattia è più alta.

GUIDONIA – La città di Guidonia, che ricordiamo essere nel Lazio la città non capoluogo più popolosa, si è armata per questa grande battaglia con finalità precise. Si inizia domani stesso con una campagna di sensibilizzazione.

L’attenzione sul tema è, quindi, molto alta se pensiamo che “Con molta probabilità un 15% di malati va in giro tranquillo senza avere neppure il sospetto di aver contratto il virus” ha commentato il Dott. Perra. Una situazione che, secondo il Direttore, può essere riconducibile alla brutta abitudine italiana di non sottoporsi a screening. E ancora: “Dobbiamo fare in modo che il 90% di chi ha preso coscienza della sieropositività si curi”.

LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE – L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alle politiche sociali, farà affiggere in città 300 manifesti e dei 6×3 per sensibilizzare la cittadinanza sull’Aids e sulle malattie sessualmente trasmissibili.

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La campagna, costata mille euro, si farà sentire anche “Sui social e nelle Scuole” ha spiegato Davide Russo, vicesindaco e assessore alle politiche sociali, durante l’incontro tenutosi presso la Sala del Consiglio Comunale oggi alle 15:00.

 

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I DATI DEL 2016 – E’ un impegno importante quello dell’Amministrazione che tiene conto dei dati diffusi dal Ministero della Salute nel 2016, che vedono 3.451 nuove diagnosi di infezione da HIV pari a 5,7 nuovi casi per 100mila residenti. L’età media degli uomini è di 36 anni mentre per le donne è di 36. L’incidenza maggiore della malattia è nella fascia d’età tra i 25 e i 29 anni.

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IL SINDACO – Il sindaco Michel Barbet: “Abbiamo scelto di stare in prima linea perché vogliamo sensibilizzare i nostri giovani e i cittadini ad essere più consapevoli”.

OBIETTIVO SERIO – Nel corso della presentazione è emerso l’obiettivo chiave: ento il 2030 liberazione dall’AIDS. “Ci siamo riusciti col vaiolo perché non dovremmo con l’Aids?”. Perra ha sottolineato la gravità delle false convinzioni che ha portato a un aumento preoccupante di casi nel Lazio: “Curare non significa guarire. Il virus non si debella”. Perra evidenzia che “L’importante è che chi ce l’ha si curi per allungare l’aspettativa di vita e chi non ce l’ha faccia prevenzione”. Russo ha infatti ribadito l’intenzione di concentrare la diffusione della prevenzione all’interno degli istituti scolastici e con l’utilizzo dei social.

 

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