Musica e poesie dopo il vaccino

La gratitudine va a medici ed infermieri

Grazie di tutto

Negli hub vaccinali italiani regna la musica e la poesia per dire grazie a sanitari e personale paramedico.

Gli immunizzati vanno oltre le parole di ringraziamento di circostanza. Un novantenne milanese, dopo aver ricevuto il vaccino, ha appiccicato su un muro il suo riconoscimento: “Avevo timore ma loro mi hanno vaccinato e dal virus mi hanno salvato. Quindi non pensarci più e vaccinati anche tu”.

Qualcuno invece ha abbracciato la chitarra e ha rispolverato, come scrive il Corriere della Sera, vecchi repertori.

È il caso del leader dei Dik Dik, Pietruccio Montalbetti, che ha intonato per medici ed infermieri “Sai dov’è l’isola di White”. Gli altri pazienti si sono aggiunti al coro, compreso il direttore del polo vaccinale milanese.

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Tanti i messaggi sui social e moltissimi i dolciumi regalati ai sanitari. Tutte queste manifestazioni di affetto per medici ed infermieri, li ripaga della grande fatica. “Ci rendono migliori”, hanno scritto in risposta.

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