GUIDONIA – Acqua potabile, vietato annaffiare e riempire le piscine

Con un’ordinanza firmata venerdì il sindaco Michel Barbet mette fine agli sprechi estivi per evitare disagi. Multe da 25 a 500 euro per chi sgarra

Per chi sgarra è prevista una sanzione da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500. E a stanare i “furbetti” sarà Acea Ato 2 insieme alla Polizia locale e alle forze dell’ordine con controlli a campione.

E’ in sintesi il contenuto dell’ordinanza numero 104 firmata venerdì 14 maggio e pubblicata oggi, lunedì 17, dal sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet che vieta l’utilizzo dell’acqua proveniente dalla rete di distribuzione comunale a scopo diverso da quello potabile.
Il provvedimento fa seguito alla nota trasmessa il 14 maggio da Acea Ato 2 per limitare il più possibile l’utilizzo della risorsa idrica ai soli usi potabili ed igienico-sanitari per evitare fenomeni di mancanza di acqua dovuti alla scarsa disponibilità ed evitare disagi ai cittadini durante la stagione estiva.
Si tratta di un’ordinanza emessa ogni anno per regolamentare il consumo per l’uso extra-domestico, impedire abusi di qualsiasi genere e per assicurare il minimo indispensabile per usi potabili.
E’ vietato dunque irrigare orti e giardini privati, attraverso l’utilizzo di condotte con allaccio alla rete dell’acquedotto comunale; vietato riempire ogni tipo di piscina, anche esterna, mobile o da giardino, come è proibito l’uso dell’acqua potabile per lavare auto e moto e per qualunque uso ludico o che non sia legato a scopi potabili o igienico-sanitari.
Proibito anche prelevare acqua dalle fontane pubbliche per usi diversi dall’alimentazione se non da persone autorizzate.
Viceversa i prelievi di acqua dalla rete sono consentiti esclusivamente per normali usi domestici, per tutte le attività regolarmente autorizzate che necessitano dell’uso di acqua potabile e per tutte le operazioni di annaffiamento dei giardini e parchi pubblici, del cimitero e dei servizi pubblici di igiene urbana.

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